Copparo. L’amministratore delegato Lucia Morselli deve tornare due volte sui propri passi. Sia per sospendere la procedura di licenziamento per i 611 esuberi del gruppo Berco, sia per annullare la disdetta del contratto aziendale. È il risultato, al momento solo una dichiarazione di intenti, dell’incontro al Ministero dello sviluppo economico avvenuto ieri sera alle 18. A Roma, assieme alla presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra, al sindaco di Copparo Nicola Rossi e ai sindacati, c’era anche Vasco Errani.
“La Morselli continua ad andare avanti in maniera provocatoria – commenta la Zappaterra -, lasciando credere di concedere aperture sulla trattativa per poi agire in maniera unilaterale. Ora speriamo che il confronto avvenga sul serio”. Ma davanti al sottosegretario del Mise si è parlato anche dei possibili scenari alternativi in vista della chiusura della procedura di licenziamento che scadrà a luglio.
“Una scadenza ormai imminente” si preoccupa Rossi “di fronte alla quale l’atteggiamento altalenante della proprietà non ci lascia tranquilli. Ma il nostro unico pensiero in vista del 23 luglio è come evitare i licenziamenti”. Ma prima ancora, il 23 giugno, scadranno i 45 giorni disponibili per legge per la trattativa. “Siamo convinti che un margine esista ancora”, incrocia le dita il sindaco di Copparo: “una porta è ancora aperta e finché lo sarà va fatto tutto il possibile. Io non mi arrendo e sarò l’ultimo ad abbandonare la nave”.
Non si concede ottimismi Mario Nardini della Fiom, che legge la riunione come “un incontro nella norma, un nuovo punto sulla situazione per cercare di capire come si possa agire senza la presentazione di un piano industriale decente, con la scure dei licenziamenti che si avvicina e ora con l’aggiunta della disdetta del contratto integrativo”.
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