Arriva il commissario straordinario in corso Giovecca. Dopo l’insediamento di Bruno Inzitari, ora tocca a Giovanni Capitanio, classe ’49, di Venezia, sbarcare a Ferrara per completare il vertice provvisorio che gestirà la Cassa di Risparmio di Ferrara fino al ritorno alla normalità dei conti.
Il secondo commissario straordinario era già previsto dalla procedura del ministero dell’Economia e delle Finanze e la nomina arriva da Bankitalia. Resta immutata invece la restante composizione degli organi della procedura straordinaria. Giovanni Capitanio si è laureato in Economia e commercio presso l’università “Cà Foscari” di Venezia e ha conseguito il diploma di perfezionamento in Direzione Aziendale per dirigenti d’azienda presso la Bocconi di Milano. Nle suo curriculum scorrono diversi incarichi per numerosi istituti di credito. A cominciare dal Credito Italiano, dal 1975 al 1986, per poi passare alle dipendenze della Banca Popolare di Verona – Banco San Geminiano e San Prospero dal 7 aprile 1986, dove – dopo alcune esperienze di lavoro presso le sedi di Venezia e Treviso – assume la direzione delle aree affari di Vicenza, Padova, Verona (1992) e Venezia, Treviso e Friuli (1993). Nel gennaio 1997 diviene responsabile della divisione sviluppo imprese e nell’agosto 1997 è nominato responsabile del servizio sviluppo famiglie. Nel giugno del 1998 assume la responsabilità della direzione commerciale dell’istituto e nel luglio 1999 acquisisce il grado di direttore centrale.
Capitanio arriva quindi al Credito Bergamasco dal 3 gennaio 2000, con il grado di vice direttore generale. Dal maggio 2002 è condirettore generale. È stato consigliere d’amministrazione del “Mediocredito del Friuli Venezia Giulia” di Udine (dal 1996 a giugno 2003) e ricopre la carica di consigliere di amministrazione nelle società “Tecmarket Servizi S.p.A.” (dal gennaio 2001) e “BPV Vita SpA” di Verona (dal febbraio 2001).
Da Carife smentiscono intanto l’intenzione di fare a meno del dg Daniele Forin, che “sta collaborando attivamente con l’amministrazione straordinaria”. Quanto invece all’interessamento della società d’investimento londinese, la Hanson Asset Management, pubblicato sabato dal Sole 24 Ore Plus, “al momento non c’è nulla di ufficiale”, ma proseguono le ricerche dell’advisor incaricato dalla Fondazione di trovare un partner industriale in grado di risollevare le sorti dell’istituto di credito.
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