Assoluzione per il direttore dei lavori dell’asilo Gianni Squarzanti e la condanna a un anno più mille euro di ammenda per l’ex responsabile del Settore Ambiente del Comune di Ferrara Alberto Bassi. Sono le richieste della procura (ieri in udienza il pm Stefano Antinori) al termine della discussione del processo per i terreni dell’Asilo di via del Salice. Alla sbarra con l’accusa di gestione non autorizzata di rifiuti, oltre al progettista Luca Capozzi che ha pagato l’oblazione di 13mila euro estinguendo il reato a suo carico (come prevede questo tipo di reato ambientale, di natura contravvenzionale), ci sono l’ex responsabile del Settore Ambiente del Comune di Ferrara Alberto Bassi e il direttore dei lavori dell’asilo Gianni Squarzanti.
I terreni ‘contestati’ vennero trasportati nel 2009 da via del Salice a via Coronella, a Chiesuol del Fosso, nella proprietà di un privato (coimputato e giudicato in un procedimento separato), dove sorgeva il cantiere di un autodromo. In quel terreno, secondo la procura, erano presenti metalli pesanti. Per questo venne sottoposto a sequestro dopo i primi due sopralluoghi dei carabinieri in febbraio e il 20 marzo del 2009. In quei sopralluoghi erano presenti i carabinieri di Ferrara, quelli del Noe e i tecnici Arpa. Proprio l’Arpa rilevò venti cumuli di terriccio per i quali il Comune autorizzò tra il settembre e l’ottobre del 2008 il trasferimento in via Coronella. Dentro si trovarono stagno, fitofarmaci e idrocarburi che provenivano dagli scavi effettuati nel cantiere dell’asilo alla profondità di sedici metri, come si evince dal contratto di subappalto.
Eppure le analisi svolte dal Comune nel 2005 non avevano rilevato la presenza di sostanze inquinanti. Su queste basi Bassi fece diede indicazione di far trasferire i “non rifiuti”.
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