Comacchio
7 Maggio 2013
Rigò l’auto del rivale scatenando la lite, poi il pugno e la caduta fatale

Vacanza finita in tragedia, processo per la morte di un anziano

di Marco Zavagli | 2 min

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admin-ajax.phpLido di Pomposa. Stava rigando con un punteruolo la macchina del vicino, parcheggiata nell’area condominiale. Una piccola vendetta per una mal digerita serie di screzi tra dirimpettai in vacanza. Ma il proprietario dell’auto, Giuseppe Laganà (un pensionato di 72 anni di Verona venuto a passare le vacanze sui lidi comacchiesi) se ne accorse e reagì scagliandosi contro il danneggiatore.

L’anziano riesce a sferrare più colpi al viso del rivale, Abele Marco Asinari, commercialista milanese di 47 anni. A un certo punto però quest’ultimo risponde con un pugno al volto del 72enne che cade all’indietro in mezzo a due auto, urta una portiera e sbatte violentemente la testa sull’asfalto. Laganà verrà ricoverato immediatamente all’ospedale Sant’Anna di Ferrara, ma morirà 15 ore dopo per un’emorragia celebrale

Tutto accadde una domenica sera, il 29 agosto del 2010 (vai all’articolo). Per quei fatti la procura aprì un’inchiesta, indagando Asinari inizialmente per omicidio preterintenzionale. Successivamente il capo di imputazione venne derubricato in eccesso di legittima difesa e il milanese finì a processo.

Ieri, davanti al giudice Luca Marini e al pm Barbara Cavallo sono sfilati i primi testimoni, tra cui tre turisti tedeschi che avevano assistito alla scena. Tutti ricordano di aver visto partire un solo pugno verso il viso dell’anziano. Allo stesso modo le testimonianze sono concordi nel dire che l’imputato agì per legittima difesa, solo dopo esser stato colpito più volte.

È venuto quindi il turno del consulente della procura, Lorenzo Marinelli, che eseguì l’autopsia. Sul corpo della vittima il medico legale rilevò un’ecchimosi e un taglio all’arcata sopraccigliare, una ferita lacerocontusa al labbro e un livido sulla spalla, segnali questi, secondo la parte civile rappresentata dagli avvocati Gian Luigi Pieraccini e Claudio Fiorini, di una colluttazione che sarebbe andata oltre un unico pugno.

L’udienza è stata rinviata al 24 giugno, quando si terrà la discussione e forse la sentenza.

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