Cronaca
7 Maggio 2013
Aveva colpito almeno cinque volte, ma le telecamere lo inchiodarono

Condannato ladro seriale

di Marco Zavagli | 2 min

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La sequenza del furto al panificio di via Risorgimento

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Condannato a un anno e venti giorni di carcere per una serie di furti compiuta tra marzo e novembre 2012. Cristiano Pavani, 42 anni, pluripregiudicato ferrarese, è stato condannato ieri dal tribunale di Ferrara per reati alcuni dei quali ‘immortalati’ dalle telecamere di videosorveglianza dei luoghi presi di mira. La sequenza di colpi che gli venivano contestati partiva con il furto tentato alla scuola per l’infanzia S.Antonio. Dalle immagini dell’occhio elettronico posto all’esterno dell’istituto è risultato piuttosto chiaramente chi fosse l’autore del reato, avvenuto il 26 marzo. Il secondo episodio è risale al 28 marzo, due giorni dopo, ai danni della trattoria Don Abbondio di via Galvani. Anche in questo caso la polizia intervenuta ha verificato segni di forzatura all’infisso di una finestra del locale. In quell’occasione il ladro fallì nel suo tentativo per l’intervento del padre che, abitando in un appartamento sopra il locale, aveva udito i rumori causati dallo scasso. Nei pressi della finestra forzata era stato abbandonato da Pavani un borsellino rosso con all’interno documenti sanitari e giudiziari intestati a suo nome.

Cristiano-PavaniEvidentemente non soddisfatto dei due tentativi a vuoto, il ferrarese ci ha riprovato il 18 aprile, ai danni del panificio Partigiani di via Risorgimento. Anche qui venne smascherato dalle telecamere dopo che era riuscito a rubare 150 euro in banconote e monete. Viene poi il furto nel bed & breakfast Il giardino di Rebecca di via Arginone il 21 ottobre. Qui asportò un computer portatile e di 100 euro in contanti. Tutto sotto l’obiettivo della telecamera.

Il colpo gli andò bene invece nella sede di via Ariosto dell’Università, dove riuscì a racimolare circa 600 euro. La serie si interruppe il 3 dicembre scorso, quando la squadra mobile, forte delle immagini acquisite, lo rintracciò e gli mise le manette ai polsi-

In sede di denuncia alla procura gli inquirenti gli avevano contestato anche altri tre furti, due a Terraviva e uno nel pastificio Ricci, dai quali è stato assolto – come richiesto dall’avvocato difensore, Giampaolo Remondi – dal giudice Franco Attinà per mancanza di prove.

Al termine del rito abbreviato il pm Elisa Bovi aveva chiesto 4 anni di reclusioni. La condanna, con detenzione in carcere, è stata di 1 anno e 20 giorni.

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