Perché disparità di trattamento a livello di espiazione della pena per i quattro poliziotti pregiudicati? Il senatore del Pdl Carlo Giovanardi, dopo le gaffe del cuscino e del nome, torna sul caso Aldrovandi e scrive una interrogazione al neo ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri.
Già il 10 aprile il parlamentare modenese aveva scomodato il Viminale per chiedere chi avesse autorizzato il si-in del Coisp del 27 marzo. Domanda alla quale già i media avevano risposto: la firma sull’autorizzazione datata 25 aprile era del questore Luigi Mauriello, in seguito trasferito a Roma per ricoprire un incarico ministeriale.
Ora l’ex sottosegretario – che continua a chiamare la vittima “Luca” anziché “Federico” – chiede di sapere i motivi che hanno spinto al diniego della richiesta di domiciliari per due dei quattro agenti responsabili dell’omicidio colposo del diciottenne. L’esempio che Giovanardi prende a conferma delle sue perplessità è quello di “Matteo Gorelli, condannato all’ergastolo in primo grado l’8 dicembre 2012 per omicidio volontario di un carabiniere ed il ferimento di un altro, attualmente agli arresti domiciliari presso la Comunità di Don Mazzi”.
L’esponente del Pdl ricorda che “la legge n. 199 del 2010, cosiddetta svuota carceri, dispone l’obbligatorietà della concessione degli arresti domiciliari quando residuino 18 mesi di carcere da scontare”. Ed è noto che Paolo Forlani, Luca Pollastri, Enzo Pontani e Monica Segatto, di mesi, grazie all’indulto, ne dovevano scontare solo sei.
“Il tribunale di sorveglianza di Padova – fa notare il senatore – ha concesso gli arresti domiciliari a Monica Segatto; quello di Milano ha concesso gli arresti domiciliari a Enzo Pontani; viceversa il giudice di sorveglianza di Bologna ha negato gli arresti domiciliari a Paolo Forlani e Luca Pollastri, condannati per lo stesso reato all’identica pena”.
L’interrogazione chiede quindi di sapere “quali iniziative di propria competenza il Ministro in indirizzo intenda assumere perché in Italia non ci siano stridenti contraddizioni quali, a quanto risulta all’interrogante, si sarebbero verificate nei casi illustrati, nel trattamento di cittadini che dovrebbero essere uguali davanti alla legge”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com