Poggio Renatico
13 Aprile 2013
Accendevano mutui con l’identità di altre persone ignare

Nel pc le identità rubate

di Marco Zavagli | 2 min

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Parte del materiale sequestrato in fase di indagini

Parte del materiale sequestrato in fase di indagini

Nel computer, nella pen-drive e nel disco sequestrati i carabinieri della stazione di Poggio Renatico trovarono le scansioni dei documenti delle persone offese. Il consulente informatico della pm Barbara Cavallo e i carabinieri che operarono il sequestro a bordo dell’auto condotta da Gianni Atti hanno confermato i sospetti dell’accusa che chiama a rispondere di frode aggravata Sonia Palla, 49enne ex cartomante di Stienta (in provincia di Rovigo), Gianni Atti, 56enne di Ferrara, Stefano Pantaleo, Giuseppe Spano, Ugo Baraldi e Romano Frabetti.

I fatti risalgono agli anni 2007 e 2008, con le indagini dei carabinieri che partirono dalla denuncia di una donna di Poggio Renatico. La malcapitata si era vista attivare una carta di credito mai richiesta.

L’attivazione era stata effettuata attraverso l’utilizzo fraudolento delle generalità della donna che, informata tempestivamente dalla propria banca – a sua volta avvisata dalla società finanziaria – di alcune operazioni “sospette”, aveva appreso di essere vittima di un raggiro che stava per causarle significativi danni economici.

L’inchiesta porterà alla scoperta di numerose persone “derubate” dell’identità, con tentativi di prelevare a loro nome denaro contante o attivare mutui e finanziamenti, e con conseguente coinvolgimento come persone offese di compagnie telefoniche, concessionarie e finanziarie.

Quelle identità ‘rubate’ vennero trovate nel materiale informatico sequestrato dai carabinieri di Poggio. L’udienza è stata aggiornata al 3 maggio per sentire gli ultimi testi del pm.

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