Da oggi Patrizia Moretti è cittadina onoraria di Bologna. Lo ha deciso il consiglio comunale di Bologna, votando la proposta del consigliere Pd Benedetto Zacchiroli. Nelle motivazioni, lette oggi in consiglio, l’esponente renziano e membro dell’esecutivo regionale, ricorda che per Amnesty International il caso Aldrovandi rappresenta “un lungo e tormentato percorso di ricerca della verità e della giustizia in cui i familiari del giovane Federico hanno dovuto fronteggiare assenza di collaborazione da parte delle istituzioni italiane e tentativi di depistaggi”.
“Patrizia Moretti negli anni – aggiunge Zacchiroli – ha dimostrato la ferma volontà di arrivare alla verità sulla morte del figlio, dimostrandone l’uccisione per mano di quattro componenti delle forze dell’ordine”. E al contempo, “chiedendo sempre rispetto per le divise che tutti i giorni sono impegnate sulla strada. Gli errori di qualcuno, scriveva nel suo blog in risposta a chi offendeva le autorità, non devono essere fonte emotiva di odio. Alle provocazioni non rispondete per cortesia con gli insulti, vi prego in nome mio, della famiglia e di Federico”.
“Patrizia Moretti – conclude il relatore – si pone ad esempio per tutti i cittadini. Ha operato e cooperato perché verità e giustizia fossero raggiunte, riponendo piena fiducia nello Stato e nelle sue istituzioni, dimostrando, nonostante tutto, altissima coscienza civica”.
L’ordine del giorno è passato con 25 voti a favore su 25 presenti (centrosinistra e M5S). Sei consiglieri del Pdl non hanno partecipato al voto, mentre quelli della Lega sono usciti dall’aula, non senza polemizzare sull’iniziativa del consigliere: “distribuiamo la cittadinanza onoraria come fossero caffè”. Ancora più duro il capogruppo del Carroccio Manes Bernardini: “una marchetta di matrice politica, presentata per raccogliere voti e consensi”.
“Sono onorato di poter contribuire, con il mio voto, a riconoscere a Patrizia Moretti questa onorificenza – ha dichiarato invece Massimo Bugani, del Movimento 5 Stelle – una donna che ha sempre dimostrato un’alta coscienza civica, rispetto per le istituzioni e che con fermezza, coraggio e forza ha lottato senza urlare, sempre con dignità, perché si arrivasse alla verità”.
Ai leghisti che lasciavano i banchi dell’opposizione si è rivolto proprio il primo firmatario del documento: “uscendo dall’aula la Lega ha deciso di uscire dalla comunità e si è fatta extracomunitaria”, ha ironizzato Zacchiroli, che al telefono commenta a Estense.com anche gli ultimi sviluppi dell’infinta vicenda. A partire dall’iniziativa del Coisp, battezzata come “dimostrazione di totale assenza di sensibilità e umanità, una manifestazione spietata e rozza”, per finire con la solidarietà arrivata da più parti alla famiglia: “il tutti in piedi di mercoledì nell’aula del Senato in segno di vicinanza alla madre e il presidio di quattromila persona di sabato a Ferrara sono la dimostrazione che c’è ancora un cuore pulsante nel Paese”.