Ormai era diventato un utente “bannato”, poco affidabile, indesiderato, al’interno del grande bazar telematico di e-Bay. Ma pur di continuare ad acquistare oggetti, e non pagarli, ha utilizzato anche il nome di un’altra persona. Tra le tante possibilità ha scelto quello di un avvocato del foto di Ferrara, pensando forse che quel titolo potesse dare più credito di un altro sulla rete.
E così, tra il 2009 e il 2010, Vincenzo Cascone, originario di Napoli, ha effettuati diversi acquisti a nome dell’avvocato, ignaro che a suo nome e con i suoi dati (e-mail) venissero effettuate queste compravendite. Fino alla seconda metà del 2010, quando riceve un avviso di pagamento da parte di un’agenzia di riscossione per un notebook del valore di 500 euro, mai acquistato.
Da quel momento parte la denuncia per il furto di identità che porterà al processo che si è tenuto ieri presso il tribunale di Ferrara. Al termine della discussione con il pm Anna De Rossi, l’avvocato di parte civile Paolo Cristofori e del difensore di ufficio dell’imputato, rimasto contumace, l’uomo è stato condannato dal giudice Alessandro Rizzieri a un anno di reclusione più 5mila euro di multa.
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