Economia e Lavoro
14 Marzo 2013
Alla trattativa invitati sindacati, azienda ed enti territoriali, ma anche Inps e Unindustria

Basell, il 22 marzo si apre il confronto in Regione

di Redazione | 2 min

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admin-ajax (1)Si svolgerà il 22 marzo a Bologna, nella sede della Regione, il primo degli incontri che apriranno ufficialmente il confronto tra la società LyondellBasell, sindacati ed enti territoriali in merito ai tagli annunciati dall’azienda al centro ricerche Natta, al petrolchimico di Ferrara. A renderlo noto è l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, con una lettera la cui lista di destinatari include, oltre alla società Basell Poliolefine Italia e alle organizzazioni sindacali, anche Unindustria, Inps e Comune e Provincia di Ferrara.

L’incontro, che dal testo della lettera è finalizzato ad analizzare “il piano industriale, con particolare riguardo alle ricadute che lo stesso potrebbe avere sul centro di ricerche Natta di Ferrara”, può riaccendere le speranze dei lavoratori e degli Rsu Basell, che anche nell’assemblea durante lo sciopero del 12 marzo hanno messo in luce come solo attraverso un impegno degli enti maggiori si può sperare di contrastare la riduzione dei posti di lavoro annunciata dall’azienda. Anche il sindaco Tiziano Tagliani ha infatti dato il proprio appoggio dalla linea tenuta dai sindacati, che hanno dichiarato da subito di non voler cercare un accordo sui licenziamenti, ma di voler contrapporre alla decisione della Basell un nuovo piano industriale in grado di far cambiare idea all’azienda dimostrando l’efficacia e l’utilità degli investimenti al petrolchimico di Ferrara.

Un messaggio che viene ripreso e sottolineato anche da Mauro Cavazzini, segretario provinciale di Filctem – Cgil, che spiega i propositi del sindacato in vista dell’incontro del 22 marzo. “A quel tavolo – spiega Cavazzini – , il sindacato ferrarese esporrà i motivi che lo hanno portato in questi tre mesi a contrastare l’operazione di taglio di un quarto del budget delle attività di ricerca e sviluppo del centro ricerche Natta di Ferrara, illustrati anche nella assemblea dei lavoratori giornalieri della Basell. Le implicazioni conseguenti all’eventuale realizzazione dello scellerato intendimento aziendale infatti, determinerebbero conseguenze nefaste sia nel sito ferrarese che nel quadro del settore nazionale, come evidenziato nella lettera che il presidente Errani ha inviato al Governo tre settimane fa”.

La speranza del segretario Filctem è quella che il tavolo in Regione possa essere solo l’inizio di un impegno che coinvolga anche la politica a livello nazionale, con un intervento dei ministeri competenti che si fa sempre più urgente giorno dopo giorno. “Per questo auspichiamo che anche a livello ministeriale – conclude Cavazzini -, si determinino le condizioni per bloccare l’iniziativa aziendale, anzichè “accompagnare” benevolmente per l’ennesima volta un’altra grande impresa che impoverisce la sua presenza in Italia”.

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