Polstrada sequestra tre tonnellate di vongole illegali
Quasi tre tonnellate di vongole irregolari sono state sequestrate nella tarda serata di sabato dalla Polizia Stradale di Codigoro sulla Romea
Quasi tre tonnellate di vongole irregolari sono state sequestrate nella tarda serata di sabato dalla Polizia Stradale di Codigoro sulla Romea
La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 30 immobili a due persone residenti ad Argenta che si sarebbero rese responsabili dei reati di autoriciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita e appropriazione indebita
Avrebbero messo in piedi un giro di droga - in particolare di hashish e cocaina - all'interno del carcere di via Arginone dove, tra il 2020 e il 2022, erano detenuti. Protagonisti della vicenda cinque uomini, tre italiani di 35, 36 e 42 anni, un 32enne albanese e un 42enne moldavo, oggi a processo
È stato identificato e sottoposto alla misura dell'accompagnamento in stato di flagranza, per i reati di tentata rapina in concorso e porto di armi atti a offendere, il 14enne di origini nordafricane che, verso le 19 di sabato (29 novembre) scorso, assieme ad altri due complici, ancora ignoti, ha minacciato e spintonato due studenti coetanei
Durante il confronto tra i sindaci del Basso Ferrarese e l'assessore regionale Massimiliano Fabi all'ospedale del Delta di Lagosanto, c'è stato spazio anche per affrontare la questione legata all'inchiesta della Procura di Ferrara all'interno del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita
Si è aperto in tribunale a Ferrara un altro processo relativo alla costruzione dell’ospedale di Cona. Alla sbarra, per violazione della legge 646 del 1982 che regola la disciplina degli appalti nella pubblica amministrazione, ci sono otto imprenditori.
Per loro il gip Monica Bighetti aveva disposto nel maggio 2012 il decreto di citazione a giudizio in seguito all’opposizione del decreto di penale di condanna emesso nei loro confronti, che prevedeva sanzioni tra gli 8mila e i 170mila euro.
Con l’opposizione al provvedimento e la conseguente citazione in giudizio, si è aperto così il processo dibattimentale davanti al giudice Silvia Giorgi. Il principale imputato è Gisberto Bonfatti, modenese di 62 anni, presidente del Consorzio Cona, accusato di aver concesso in subappalto tra il gennaio 2008 e il marzo 2009 una serie di lavori relativi al completamento e ampliamento del nuovo polo ospedaliero di Cona. Appalti che il Consorzio Cona aveva ricevuto da ProgEste e quindi dall’azienda ospedaliera, ente pubblico concedente.
I lavori sono passati così, senza preventiva autorizzazione del Sant’Anna (per la difesa non sarebbe necessaria per opere con un valore inferiore a 100mila euro), alla Casalini&Co per quanto riguarda la coibentazione e l’impermeabilizzazione di parte delle coperture in cemento armato e legno, per un importo di 980mila euro; all’Eurogeo per l’esecuzione dei tiranti d’acciaio, per 70mila euro; alla Pgm per la fornitura con posa di pannelli e pareti, per 40mila euro; alla Geimar per fornitura e posa di pavimenti in granito, per 406mila euro; alla Mit per la fornitura e il montaggio di lattoniere, per 70mila euro; alla Vega Com per la posa in opera di serramenti, per 56mila euro; alla Snc, sempre per la posa di serramenti, per 145mila euro.
Imputati sono anche i legali rappresentanti delle ditte appaltatrici. È così che sono chiamati a rispondere sempre di violazione della normativa sugli appalti nella pubblica amministrazione Adone Casalini, bolognese di 74 anni, per la Casalini&Co; Mauro Grava, trevigiano del ’59, per la Eurogeo; Gabriele Lani, pesarese di 42 anni, per la Pgm; Enrico Giovanetto, torinese di 45 anni, per la Geimar; Franco Mantovani, ferrarese di Portomaggiore, classe ’52, per la Mit; Germano Scaranari, 57enne originario di Genova ma residente a Ferrara, per la Vega Com; e Denis Alberi per la Snc.
L’inchiesta che ha portato all’odierno processo era scaturita dalle indagini della guardia di Finanza sul maxi cantiere di Cona. Dai contratti di appalto le fiamme gialle esaminarono anche i lavori concessi in regime di subappalto individuando le presunte irregolarità divenute materia d’esame per la magistratura.
L’udienza filtro di oggi ha visto l’azienda ospedaliera costituirsi parte civile attraverso l’avvocato Marco Linguerri. “Una scelta – commenta il direttore generale del Sant’Anna Gabriele Rinaldi – che manterremo anche nel processo principale, come abbiamo sempre detto. Come azienda non deroghiamo nei confronti di niente e di nessuno e se emergeranno responsabilità e danni, l’azienda, che è parte lesa, chiederà il giusto risarcimento”. La prossima udienza è attesa per il 2 luglio.
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