Eventi e cultura
2 Marzo 2013
La mostra avrà due sedi: Poltrona Frau e hotel Annunziata

Matteo e Nicola Nannini in “Peek a boo”

di Redazione | 2 min

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matteobisUn filo rosso lega le due sedi espositive distribuendo le opere dei nostri artisti centesi tra spazi pieni di fascino e di vita. La forza dell’ironia e dello sberleffo è una connotazione della loro poetica. Eppure nulla è più tragico delle cose gioiose. Basti soffermarsi un attimo appena di fronte alla grande “Nevicata” di Nicola (uno spazio totalmente innevato giù dagli argini di Reno sullo sfondo slontanante di una fattoria persa nella neve e della vegetazione che sfuma nel biancore di opalina di luce riflessa e di nebbia con Matteo in primo piano a gettar palle di neve alla Morte) oppure al Sicuro approdo di Matteo (in una baia tranquilla sotto un sole splendente una creatura marina gigantesca cambia le carte del destino) per rendersi conto degli umori dei nostri pittori. Su questo termine sta la vera questione della loro presenza artistica. I fratelli Nannini sono due giovani maestri della figurazione che operano all’interno della pittura-pittura.

Come scrive Gianni Cerioli in catalogo: “Quello della pittura è una loro scelta intenzionale e metodicamente perseguita. Per entrambi un amore corrisposto. Le istanze del mondo quotidiano colloquiano con precise coordinate cognitive in una sensibilissima riformulazione dei fenomeni percettivi che coinvolgono insieme il pittore e i riguardanti. Riformulate sulla tela o sulla tavola, le labirintiche complessità dei rapporti con il reale aprono una serie di riflessioni circa il “vedere di nuovo” che i nostri artisti realizzano senza escludere i saperi della tradizione ma senza mai farli prevalere”. […] “La figurazione entra in un sistema nuovo di referenze e di sistemi iconici, costruita in parallelo al variare del dislocamento e della distribuzione dei corpi, degli elementi paesaggistici, degli oggetti nella composizione. È il flusso luminoso a prevalere. Ogni elemento viene illuminato nei diversi stati della materia in cui si trova, aereo o equòreo che sia, con messa a fuoco o dissoluzione delle forme”.

Di fronte a tante affermazioni di morte della pittura nell’arte contemporanea le opere di Matteo e di Nicola Nannini diventano una forte rivendicazione di un modo di essere dell’arte in un momento in cui la riproduzione mediatizzata delle immagini porta in circolo nuove forme di significazioni e, accanto alla perdita dell’aura di originalità, riformula nuovi segni e sensi.

La mostra sarà visitabile da oggi sabato 2 marzo a mercoledì 3 aprile 2013 in due sedi espositive: Poltrona Frau (C.so Porta Mare 8/a. Orario: martedì/sabato 9,30-12,30 / 15,30-19,30) e hotel Annunziata (Piazza della Repubblica 5. Orario: tutti i giorni 10/20)

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