Tutto pronto per la Comacchio Half Marathon
L’edizione 2025 della Comacchio Half Marathon è alle porte. Sabato 10 maggio numerosi runner e non solo scenderanno in strada tra le bellezze dei vicoli comacchiesi
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La Regione chiarisca per quale motivo il tratto di costa del Lido di Volano non sia stato incluso negli interventi di difesa costiera e quali misure intenda pertanto adottare
È partita in questi giorni la campagna informativa di Clara rivolta agli utenti di Porto Garibaldi e Lido di Volano, dove il 1° luglio entrerà in vigore il nuovo sistema di raccolta rifiuti
Durante la mattinata di sabato 3 maggio, nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Ravenna, i carabinieri di Porto Garibaldi, in collaborazione con il Norm di Ravenna, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Ferrara
Dopo le parole di Samuele Bellotti, che ha confermato la propria candidatura sostenuta dal centrodestra alle elezioni comunali del 2026, arriva la replica di Pierluigi Negri, attuale primo cittadino di Comacchio
Porto Garibaldi. Era l’8 ottobre del 2010 e quel giorno la Vincent aveva in programma una uscita fino alla piattaforma Pandora, una delle mete più lontane dal porto canale. Tanto che il biglietto, per quella escursione, era salito a 70 euro. Una visita programmata che aveva fatto arrivare sulla costa comacchiese tre pescatori di Verona. Era da trent’anni che almeno quattro o cinque volte all’anno partivano da Porto Garibaldi per il mare. Da anni sempre sulla Vincent, seguendo i consigli per la pesca del suo capitano.
La Vincent però alla “Pandora” non ci arrivò mai quel giorno. E a bordo della nave si scatenò una lite tra il capitano e alcuni passeggeri finita oggi in tribunale. Imputati, davanti al giudice Luca Marini e al pm Alessandro Rossetti, ci sono il capitano, A.C., per lesioni e ingiurie, e uno dei pescatori, M.B., per percosse e minaccia.
Tutto nacque dopo l’annuncio del capitano che quel giorno era inutile arrivare alla Pandora: “ci disse che là non si pescava, consigliando un’altra piattaforma”, spiega durante l’esame B. Alcuni dei passeggeri decidono allora di scendere. A bordo, però, chi è rimasto inizia a mugugnare per i soldi spesi per il biglietto. La discussione si accende e C. alla fine acconsente a far rotta verso la piattaforma richiesta. Non senza farsi scappare, secondo le accuse, offese pesanti ai tre pescatori veronesi. Uno di loro, B., risponde per le rime e qui sarebbe scattata l’ira del capitano. “Mi ha assalito con pugni e calci, fino a quando qualcuno non è intervenuto per allontanarlo”. Nella zuffa lui riesce a graffiare il volto e a strappare la camicia del presunto aggressore. Per lui la gita finisce lì. Sanguina dal naso, nessuno lo assiste in barca e il capitano lo fa scendere in banchina. Il pescatore, prima di abbandonare la nave, si sarebbe lanciato in una minaccia: “ti spacco le ossa”. Poi viene visto da un militare della guardia costiera, che chiamerà carabinieri (che raccoglieranno la denuncia) e ambulanza, che lo trasporterà all’ospedale del Delta. “Mi diagnosticarono 21 giorni di prognosi per frattura del setto nasale”. Un altro certificato medico successivo, uscito dall’ospedale di Verona, parlerà di sospetta frattura e di prognosi di pochi giorni.
Gli altri due pescatori veronesi, costituiti parte civile insieme a B., hanno confermato il pestaggio. L’udienza è stata aggiornata all’11 giugno.
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