Politica
13 Febbraio 2013
Solo 3 partiti su 15 hanno risposto alle richieste di Anaao Assomed

Parlare di sanità? Meglio dopo le elezioni

di Marco Zavagli | 2 min

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Pierluigi Api, Anaao Assomed

Pierluigi Api, Anaao Assomed

Parlare della sanità? Meglio dopo le elezioni. Fino a qualche giorno fa, all’epoca del terzo sollecito, solo quattro partiti su 15 contattati aveva risposto alle richieste del sindacato dei medici Anaao Assomed. A contattare le varie liste presenti a Ferrara era stato Pierluigi API, segretario aziendale dell’Associazione nazionale aiuti assistenti ospedalieri – medici dirigenti dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara, organizzazione sindacale che rappresenta oltre l’80% dei medici del S. Anna.

In una lettera Api chiedeva il “Programma politico per quanto riguarda la sanità, ed in particolare, quella ferrarese”. “La richiesta – spiegava il segretario nella missiva – nasce da una nostra iniziativa, plebiscitariamente accettata dai colleghi, tesa a fornire ampia e dettagliata informazione in previsione delle prossime elezioni politiche”. Ma quella ‘ampia e dettagliata informazione’ non è mai arrivata. O meglio, qualcuno ha risposto, ma appena un quarto delle formazioni politiche cui era rivolto il messaggio (il dato risale a due giorni fa). E così Api ha riprovato una seconda e ancora una terza volta.

“Ringraziamo coloro che hanno inviato il programma politico sulla sanità – scriveva Api in sede di sollecito -, ed in particolare quella ferrarese, come da noi richiesto, che abbiamo già inviato ai nostri 252 medici associati. Sollecitiamo, per l’ultima volta, gli altri partiti, movimenti, ecc.. perché è nostra intenzione sospendere questa iniziativa entro venerdì 15 febbraio 2013”.

Dopo quella data i medici aderenti al sindacato sapranno chi ha risposto e chi no, “affinché ognuno – p4rosegue il segretario Assomed – possa fare le opportune valutazioni e trarne le decisioni conseguenti. In un momento così difficile noi riteniamo che tutti debbano avere a disposizione il maggior numero di informazioni per decidere, al meglio, chi votare”.

“Dobbiamo capire due cose – aggiunge al telefono Api -. Da una parte ci vuole chiarezza su cosa si vuol fare della sanità in provincia di Ferrara, cosa si vuole chiudere e cosa tenere aperto; e in quest’ottica quali saranno i punti di eccellenza e quali i punti di riferimento e per quali patologie. Ritengo che sia il minimo tributo che si deve ai propri elettori”. Venerdì scadrà dunque il tempo massimo per fornire queste informazioni e successivamente “i nostri iscritti potranno valutare come muoversi. Al di là del quadro politico di ciascuno, ci interessa la sanità in generale e quella ferrarese in particolare. Ad esempio abbiamo tanti contratti atipici la cui proroga scade a marzo 2013. Che ne sarà di loro? Ma temiamo che nessuno ce lo voglia dire prima delle elezioni”.

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