Bondeno
28 Dicembre 2012
E' arrivata dopo 29 minuti sulla Virgiliana per una serie di sfortunate coincidenze. Ma i dubbi rimangono per la distanza da Cona

Ambulanza in ritardo, episodio inquietante

di Mauro Alvoni | 3 min

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ambulanza nuovaBondeno. Uno scontro frontale con una ragazza ferita in maniera grave (codice 3, massima gravità) e un’ambulanza medicalizzata che arriva sul posto 29 minuti dopo. Un tempo eccessivo, data la situazione, ma dovuto a una serie di sfortunate concomitanze che si sono concentrate nella notte di Natale, tra il 24 e il 25 dicembre. La giovane rimasta ferita, la 23enne bondenese J.S., non è in pericolo di vita e se la caverà (vai all’articolo), ma l’episodio pone comunque alcuni interrogativi sulla necessità di potenziare il servizio sul territorio e in particolare su quella parte di territorio provinciale che si trova maggiormente distante dall’ospedale di Cona.

Quella sera, fra l’altro, il servizio del 118 era stato rafforzato e a operare erano sei ambulanze anziché cinque. L’incidente è avvenuto al chilometro 48 della Virgiliana attorno all’1 di notte e i primi ad arrivare sul posto, dopo pochi minuti, sono stati i vigili del fuoco volontari di Bondeno. Secondo i dati del sistema informatico del 118, nel quale sono registrati i tempi di ogni intervento, la chiamata è giunta alle 24.59 e, poiché l’ambulanza medicalizzata di Bondeno era stata inviata a Cento per un altro intervento, è stata mobilitata l’ambulanza che normalmente sosta nella zona del petrolchimico, ma che in quel momento stava rientrando da Cona, dove aveva trasportato un paziente liberandosi alle 24.51. Si trattava di un’ambulanza con due soccorritori (senza medico a bordo) che ha raggiunto il luogo dell’incidente all’1.23, ha prestato le prime cure alla ragazza, ma ha trasportato al pronto soccorso il ferito meno grave, il 36enne bondenese che si era scontrato con l’auto della giovane.

Il mezzo con medico a bordo è arrivato invece da Cento all’1.28 e, proprio grazie alla presenza del medico, ha potuto caricare le 23enne e dirigersi anch’essa verso Cona. Le altre quattro ambulanze, in quel lasso di tempo, si trovavano impegnate rispettivamente in via Uccellino per un incidente, in viale Costituzione per un problema cardiocircolatorio, in via Ripagrande per un grave problema respiratorio e, l’ultima, rientrante da via Gandini per portarsi a Pontelagoscuro per un secondo intervento consecutivo. Interventi che, dalle 23 all’1 di notte, sono stati complessivamente 18. Tenuto conto del numero elevato di interventi e della presenza di nebbia (la scarsa visibilità è stata infatti lamentata dagli operatori via radio alla centrale, mentre si stavano portando sul luogo dell’incidente) le attenuanti relative al ritardo dei soccorsi non mancano affatto. Ma va anche aggiunto che se l’incidente frontale fosse avvenuto in una frazione del Bondenese, su una strada secondaria anziché sulla Virgiliana, i tempi avrebbero potuto allungarsi ulteriormente.

E questo anche alla luce della famosa “golden hour” tanto sbandierata dai direttori delle aziende sanitarie Saltari e Rinaldi, che – per rassicurare la popolazione – all’unisono dichiararono come fosse “più importante – ribadisce Saltari – il tempo di arrivo dell’ autoambulanza sul posto dell’emergenza, rispetto a quello successivo per raggiungere Cona” (leggi).

E’ un episodio che fa dunque riflettere, anche alla luce dei piani di riorganizzazione di questo tipo di servizio che, dal prossimo anno, prevederebbe l’aggiunta di un’auto medicalizzata (con medico e infermiere a bordo) che servirebbe un’ampia area del Centese e del Bondenese. Non è ancora chiaro, tuttavia, se a Bondeno rimarrà l’ambulanza medicalizzata. Informazione che vorrebbe avere anche il sindaco della città matildea, Alan Fabbri (Lega Nord), preoccupato dai continui “tagli” operati sul territorio amministrato. “Non so cosa ne sarà dell’ambulanza a Bondeno – dichiara Fabbri – ma so solo che il nostro territorio ha un gran bisogno di servizi sanitari e che, da questo punto di vista, è sempre più abbandonato da quando l’ospedale S.Anna si è trasferito da Ferrara a Cona. E so anche che il direttore generale dell’Ausl percepisce 350mila euro l’anno: con questa cifra credo riusciremmo a mantenere a Bondeno non una, ma due ambulanze”.

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