Politica
15 Novembre 2012
L’imprenditore diventa coordinatore di una nuova rete, “L’Italia in movimenti”

Giulio Barbieri si rilancia con una lista nazionale

di Marco Zavagli | 4 min

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Giulio Barbieri torna in politica. E lo fa – almeno nelle intenzioni – in grande stile. Dopo aver fondato la civica Io Amo Ferrara e aver tappezzato di recente i quotidiani nazionali con le sue “buone intenzioni”, ora l’imprenditore dell’omonima ditta di tensostrutture di Poggio Renatico diventa coordinatore nazionale di una lista nazionale. Si chiama “L’Italia  in  movimenti”, rete di liste civiche e movimenti che ha già pronto un proprio decalogo. Solo nove i punti, a dire il vero, ma tutti confluenti nel titolo del manifesto programmatico: “Insieme per una vera politica”.

“Zero compromessi con l’attuale classe politica che è responsabile del fallimento del nostro paese”. Questo è l’imperativo categorico confermato dai responsabili di otto movimenti civici e politici di nuova formazione che domenica 11 novembre, a Milano, si sono incontrati per mettere in opera la volontà di collaborare in un’unica rete aperta al contributo della società civile e di altri movimenti.

I componenti del coordinamento nazionale sono Giulio Barbieri e Alex De Anna per Io Amo Ferrara; Delfino Massimo Parlato e Giorgio Portis di Italia Attiva; Gian Giacomo Congiu e Paolo Lamberti per Democrazia Civica; Ugo Calò e Max Buonocore per Italia Confederata; Aladino Lorin e Francesco Zavagnin per L’Italia Pulita; Silvio Ceci e Angelo Pisani per Movimento Anti-Equitalia; Massimo Laccisaglia e Pier Giorgio Pavarino per Federazione dei Movimenti; Elisabetta Bianchi e Tiziana Marrone per Movimento dei Parenti delle Vittime di Equitalia.

Barbieri rinuncia così all’idea di diventare sindaco di Ferrara (dopo le due elezioni in consiglio si è sempre dimesso dal ruolo di “semplice” consigliere) ed ora rivestirà la carica di coordinatore nazionale della rete. Rete che si propone “come motore di rinnovamento della politica – si legge nel documento costitutivo -, un mezzo per creare una rete di civiche e movimenti, lasciando a tutti i gruppi aderenti la propria autonomia e identità”.

Il nuovo soggetto, che è articolata su tre livelli, nazionale, provinciale e comunale, promette inoltre di “contrastare ogni forma di spreco di denaro pubblico, combattere la corruzione e gli abusi della politica e di favorire la formazione di una classe politica non condizionata da interessi personali e attenta  al bene dei cittadini, abbattere ogni forma di privilegio”.

L’ispirazione delle rete è rivolta “ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e a quelli richiamati nella Carta Universale dei Diritti dell’Uomo” e il primo banco di prova sarano già le elezioni di primavera, visto che l’intenzione è quella di “partecipare alle competizioni elettorali promuovendo o partecipando alla formazione di liste civiche o nuovi soggetti politici che si presentino a  elezioni amministrative, politiche ed europee”.

L’attenzione sarà rivolta a chi proporrà nei propri programmi alcuni obiettivi politici fin troppo generici: abrogazione del divieto di referendum abrogativo in materia di leggi tributarie, di bilancio e autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali; lotta al carrierismo politico e vincolo di mandato per i politici; riduzione della pressione fiscale per famiglie e piccole-medie imprese; lotta alla corruzione attraverso leggi efficaci e certezza della pena; attuazione del federalismo tramite la creazione di 100 città stato come unici enti intermedi tra i comuni e la federazione, con conseguente eliminazione delle regioni; riforma dello Stato e della Pubblica Amministrazione; sottoscrizione di un contratto fra elettori ed eletti; attuazione di progetti di sviluppo ecosostenibili; riforma della Giustizia.

Scandito il quasi-decalogo del progetto dei sogni, senza però completarlo con proposte concrete, il coordinamento nazionale della Rete ha eletto, con voto separato e palese, all’unanimità i tre coordinatori Nazionali, i quattro vice-coordinatori nazionali e la responsabile del gruppo di lavoro per le tematiche sociali.

La struttura nazionale vede, accanto a Barbieri (responsabile delle relazioni pubbliche), gli altri due coordinatori nazionali Ugo Calò (responsabile degli obiettivi di programma) e Delfino Massimo Parlato (segreteria e organizzazione – ufficio comunicazione, stampa e web).

I vicecoordinatori sono Aladino Lorin (relazioni pubbliche); Francesco Zavagnin (obiettivi di programma); Max Buonocore e Massimo Laccisaglia (segreteria e organizzazione – ufficio comunicazione, stampa e web).

I movimenti e associazioni che hanno dato vita alla rete invitano gli altri soggetti interessati che si riconoscono nei principi e obiettivi programmatici sopra indicati a partecipare. Per le ulteriori informazioni è possibile scrivere a: retecm2012@gmail.com.

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