A caccia del ricercato, trovano un omonimo: denunciato perché irregolare
Gli agenti della Polizia Locale trovano l’omonimo del ricercato, denunciandolo comunque per permesso di soggiorno scaduto e ordine di allontanamento
Gli agenti della Polizia Locale trovano l’omonimo del ricercato, denunciandolo comunque per permesso di soggiorno scaduto e ordine di allontanamento
Un 60enne residente nella provincia di Ferrara è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa aggravata, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Polizia di Stato di Patti (Messina) e coordinata dalla Procura della Repubblica locale. Insieme a lui sono stati raggiunti da misure cautelari un 20enne della provincia di Ravenna, anche lui arrestato, e un 21enne del Bolognese, sottoposto all’obbligo di dimora
Il gip ha sottolineato il "rilevantissimo numero di reati contro la pubblica amministrazione" al quale ci si trova di fronte, ma anche "una lunga serie di corruzioni, proprie ed improprie, nonché di falsi in atto pubblico", tutti commessi tra la fine del 2018 e il maggio del 2019
Dopo il violento nubifragio che ha colpito Rimini, causando allagamenti, alberi caduti e gravi disagi alla circolazione, sono arrivati anche da Ferrara i primi rinforzi per affrontare l’emergenza. È partita dal comando provinciale dei vigili del fuoco una squadra composta da cinque unità, con un’autopompa serbatoio (Aps), per prestare aiuto
"È un momento molto doloroso per tutta la nostra comunità, la Cgil di Ferrara, salutare Glauco che ha fatto così tanto bene alle persone che ha incontrato nel suo percorso sindacale". Con queste parole la segretaria della Cgil di Ferrara Veronica Tagliati saluta il "compagno" Glauco Melandri scomparso all'età di 68 anni
Giulia Reatti e Mattia Penazzi. Sono due ex studenti del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara che a Torino lo scorso 12 ottobre, hanno vinto il premio Urban Promo Giovani Social Housing.
Comacchio social housing. E’ questo il titolo del progetto vincitore che, come spiegano Giulia e Mattia “affronta una vasta area di edilizia popolare esistente. Una parte di città che si ricostruisce su se stessa, ritrovando il rapporto storico e identitario con l’acqua, lo spazio pubblico e con il tessuto urbano storico. Un quartiere che, da uno stato di degrado ed emergenza sociale, diventa un luogo di socialità, comunità e attrattività assicurando la massima qualità di vita ai propri abitanti e ai visitatori. L’edificato si struttura in una maglia di piccola pezzatura andando a ricreare il ritmo e le proporzioni del tessuto storico, in una sequenza di abitazioni, spazi pubblici e verdi ed edifici speciali. Il tessuto residenziale è punteggiato da piccoli servizi comuni creando un sistema spaziale che favorisce la socialità. L’occasione della ricostruzione offre l’opportunità di strutturare un sistema di piccoli interventi e attenzioni per salvaguardare l’ambiente e il risparmio energetico. Edifici a basso consumo, centrale termica a biomasse (alghe raccolte sul vicino litorale); raccolta e riutilizzo dell’acqua meteorica; fitodepurazione e pannelli fotovoltaici”.
Un progetto particolarmente apprezzato della giuria “per la capacità del nuovo intervento di social housing di integrarsi nel contesto circostante, la qualità progettuale e l’abilità nel gestire coerentemente le diverse scale del progetto oltre all’attenzione nella diversificazione delle tipologie abitative secondo le diverse utenze”.
“Cogliamo l’occasione – concludono i ragazzi – per ringraziare tutti i professori che ci hanno aiutato e consigliato durante questo percorso: Cenacchi, Lelli, Gabrielli, Mazzanti, Zanelli, Ave, Bizzarri”.
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