Salve…..ci vediamo dopo un’interruzione di più di una settimana… chiedo scusa ma anche il SISTEMA CONTRADA, in certi momenti dell’anno pretende che tu impieghi tutto il tuo tempo libero…… AH DIMENTICAVO… il SISTEMA CONTRADA, che io amo, non ti porta a casa lo stipendio! Però almeno ti fa spendere meno di medicinali, tiene lontano la depressione…… e comunque ti permette di interagire con le particelle di carbonio che ti circondano!
Dove eravamo rimasti?
Da,copia incolla………. RIPETO NON SONO UN TUTTOLOGO…. quindi apprezzo anche quello che dicono gli altri…: La Contrada è anzitutto una parte di città, un territorio storico e urbano, che rappresenta la “patria” più vera e amata. Le Contrade si identificano in porzioni di territorio comunale. Chi vi nasce è contradaiolo e, per logica conseguenza, ha il “dovere” e il diritto di partecipare alla vita della propria Contrada. Il territorio è il primo e fondamentale elemento costitutivo delle Contrade ed è delimitato da confini ben stabiliti.
(Dal sito http://www.contradasanmartino.it/contrada.htm )
Quindi Contrada e Territorio sono legati da un legame indissolubile.
Questo per esempio è una prima differenza con le moderne associazioni sportive, le quali ultimamente possono migrare pur mantenendo il nome ……. un Rione Santo Spirito individuato nel quarto di città posto a nord est….”trasportato” in un’altra città diventa impossibile da immaginare… in quanto ci sarebbe un vero e proprio sradicamento dal territorio e dagli usi e costumi della contrada.
.. Il territorio è il primo e fondamentale elemento costitutivo delle Contrade ed è delimitato da confini ben stabiliti.
..ecco confini ben stabiliti…… .ma negli anni il modo di vita dei contradaioli è cambiato, le città si sono estese, e soprattutto i giovani cittadini sono migrati nelle periferie.
Si pensi, facendo l’esempio di Ferrara, che la residenza dello stesso numero di cittadini, circa 130.000, in soli 50 anni si è notevolmente modificata.
In un articolo di un giornale cittadino del 1933, riferendosi alla partecipazione dei Borghi al Palio di Ferrara, viene fatto presente che data la scarsa densità abitativa, sarebbero stati dati degli incentivi economici per la partecipazione.
La situazione odierna, all’incirca è la seguente:
BORGO S. GIACOMO 25.000 residenti BORGO S. GIORGIO 30.000 residenti
BORGO S. GIOVANNI 25.000 residenti BORGO S. LUCA 30.000 residenti
RIONE S. BENEDETTO 5.000 residenti RIONE S. MARIA in VADO 5.000 residenti
RIONE S. PAOLO 5.000 residenti RIONE S. SPIRITO 5.000 residenti
(dati estrapolati dal sito del comune di ferrara, sezione circoscrizioni)
…quindi una situazione completamente modificata, e che ha portato ad arricchire, numericamente i Borghi, rispetto i Rioni.
E qui entra in scena la seconda qualità di contrada….
La Contrada è un popolo
Alla base della Contrada c’è un popolo. E un popolo significa tutti i contradaioli senza distinzione alcuna. Il verocontradaiolo si giudica dal comportamento. Non basta frequentare la Contrada soltanto quando vi sono eventi particolari o occasioni di divertimento…..La Contrada va vissuta tutto l’anno in modo attivo e partecipe. Ciò vuol dire che si deve essere capaci di servire la Contrada in fraterna armonia, mettendo a disposizione dell’organizzazione le proprie capacità, qualunque esse siano. È importante prestare la propria opera in Contrada e per la Contrada, ma altrettanto importante è rispettare l’impegno di chi per essa lavora con zelo e passione.
http://www.contradasanmartino.it/contrada.htm
IL POPOLO……che dopo lo spopolamento dei centri storici. NON è DETTO CHE DEBBA ESSERE RESIDENTE NELLA CONTRADA, ma che deve VIVERE LA CONTRADA ed il TERRITORIO della CONTRADA.
Da http://www.comitatoamicidelpalio.it/wp-content/uploads/2011/11/dibattito_leco.pdf
….Tornando al tema del territorio,….ridare a tutti i contrada ioli, residenti o no nel centro storico, il senso di volerlo e poterlo vivere nella sua quotidianità, nel rendersi conto che le criticità, i problemi non devono essere della Contrada a cui appartiene, ma di tutti i contradaioli che hanno a cuore Siena ed il Palio. Il tema della salvaguardia e valorizzazione del centro storico deve essere quindi, un obiettivo prioritario di tutte le contrade, da affrontare in spirito di collaborazione e senza agonismo. Il Territorio inteso come opportunità e attrattiva culturale, da far rivivere anche nelle sue espressioni più immediate……Il vero patrimonio da difendere in modo moderno è dunque il territorio: è abitandolo e vivendolo che si crea il legame con esso. Difenderlo oggi significa valorizzare la città e con l’appoggio dell’Amministrazione Comunale ridare forza alla dimensione territoriale delle Contrade, contenendo il Palio in un contesto di rito legato alla vita delle Contrade stesse e non viceversa……occorre riconoscere che l’espansione fuori delle mura è un indispensabile necessità dello sviluppo urbano, un primo passo per dare forza alle nostre considerazioni è sicuramente quello di riappropriarsi del territorio, di vivere il rione sentendosene parte integrante e, per quanto possibile sostenerne anche il ripopolamento…….le Contrade devono lavorare, ascoltando le problematiche di tutti , abitanti e commercianti, e iniziare a riflettere su cosa significhi per le Contrade stesse avere abitanti di altre religioni o provenienti da nazioni extraeuropee.
Bisogna fare i conti con la realtà: il centro non è più abitato da Contradaioli, non esistono più gli oratori, non esiste più il gioco per strada che coinvolgeva ragazzi di Contrade diverse e che permetteva di conoscersi tutti: questo non vuol dire però fossilizzarsi su ciò che è stato, ma bisogna ricreare i presupposti per cui far ritrovare a chi viene in Contrada un ambiente sereno, sicuro, che lo accolga e offra dei punti di riferimento…..
Cambiate la parola Siena con la parola Ferrara…. e praticamente nulla… cambia!
Ecco che allora ci avviciniamo al concetto di Contrada riferito al mondo Palio… perché ….
La Contrada è una bandiera
La Contrada è un simbolo che si identifica in una bandiera, nei colori e nel motto delle insegne. Specialmente nei giorni del Palio, le bandiere marcano ovunque il territorio, il cuore della Contrada, i suoi confini, le case dei contradaioli. Ogni vessillo segna l’identità del rione, delle famiglie, delle persone. E quando non c’è la bandiera, basta un fazzoletto attorno al collo o alla vita come distintivo per far sapere anche a distanza la propria fede e la propria militanza contradaiola.
http://www.contradasanmartino.it/contrada.htm
e da qui vedrete che divento meno didascalico, meno professore (qualcuno mi ha criticato…)….e soprattutto tiro fuori la mia anima di CONTRADAIOLO………POSSIBILMENTE…….NON SOLO GIALLOVERDE.
Continua……
Da Fucecchio: http://www.nobilecontradasantandrea.it/index.php?option=com_content&view=article&id=28
Da 30 anni ormai la vita di tanti noi fucecchiesi ha subito un cambiamento notevole, da quando cioè esiste il nostro palio. Da quel momento infatti, non siamo più stati solo fucecchiesi, ma è nato in noi il senso di appartenenza al nostro rione, alla nostra strada o piazza, o per meglio dire, si è rafforzato tale senso, visto che chiunque resta per sempre legato al luogo ove è nato, o dove ha passato anni della propria vita. In una parola, siamo diventati contradaioli.
Ma che significa essere contradaioli? Non c’è e non ci può essere una definizione precisa ed unica sul significato della parola e su ciò che essa rappresenta.
Attualità
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