Cronaca
18 Ottobre 2012
Indagati anche due medici di Ferrara del Sant’Anna

Farmaci in cambio di favori

di Redazione | 2 min

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La finanza indaga anche su due medici di Ferrara nell’ambito della maxi operazione, che ha interessato 28 province in mezza Italia, su presunti scambi di favori tra informatori farmaceutici e medici. “Do ut des” è il nome dell’inchiesta che ha portato gli ispettori del Nas di Bologna all’interno del Sant’Anna.

La tranche ferrarese delle indagini riguarda due medici di Endocrinologia del S. Anna (anche se l’azienda ospedaliera non risulta coinvolta), il professor E.d.U., 66 anni, direttore dell’unità operativa, e la professoressa M.R.A., 52 anni, dirigente medico dello stesso servizio. Le perquisizioni sono avvenute nei rispettivi laboratori in via Palmirano.

In tutto, tra le varie città, risultano indagate 80 persone, tra dottori, dirigenti e informatori scientifici della società Sandoz. I reati ipotizzati (nel fascicolo generale, non nei confronti dei due medici ferraresi per i quali si aspetta ancora una eventuale formulazione di ipotesi di reato) vanno dall’associazione a delinquere alla corruzione, all’istigazione alla truffa a danno del Servizio Sanitario Nazionale, al falso.

Secondo le procure di Rimini e Busto Arsizio, che coordinano le indagini, si sarebbero verificati casi di prescrizioni di farmaci gonfiate (anche a bambini) in cambio di favori elargiti dalla casa farmaceutica Sandoz. In cambio i medici avrebbero ottenuto benefici come viaggi all’estero, dispositivi tecnologici come gli iPad e anche in alcuni casi somme di denaro.

Il tutto veniva giustificato attraverso una falsa documentazione che attestava la dazione di danaro per attività di consulenza o di studio, di contributi a congressi o seminari e/o come viaggi per partecipazioni a meeting internazionali.

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