Economia e Lavoro
16 Ottobre 2012
Presidio ai cancelli. Nessuna novità dall’incontro con i vertici aziendali

Berco, tensione e dubbi

di Redazione | 4 min

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Copparo. Come annunciato nei giorni scorsi, i lavoratori Berco, guidati dai propri rappresentanti sindacali, si sono riuniti ieri mattina davanti al cancello di entrata dello stabilimento copparese, per manifestare contro la ormai nota vicenda che riguarda la vendita del gruppo. A presenziare, oltre agli stessi lavoratori, a qualche familiare e (forse troppo) pochi cittadini, c’erano i rappresentanti delle istituzioni locali; il sindaco di Copparo Nicola Rossi e la presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra in testa, accompagnati da assessori e consiglieri comunali di Copparo e dai sindaci dei comuni limitrofi.

Grazie anche alla presenza imponente dei picchetti organizzati dall’alba di stamane all’entrata della fabbrica, la partecipazione allo sciopero è stata altissima, anche tra i lavoratori del comparto impiegatizio. Una decina infatti – stando alle informazioni fornite dai sindacati – sarebbero i lavoratori che hanno varcato i cancelli. Accompagnati da fischi e da qualche tensione.

Oltre allo sciopero e al sit-in, la manifestazione ha visto gli interventi, introdotti da Stefano Bondi della Fiom, di alcuni esponenti sindacali e delle istituzioni dal palchetto antistante lo stabilimento.

A prendere la parola per primo è stato Igor Bergamini (Fiom) il quale ha dato conto dell’ultimo comunicato giunto dal Ministero nei giorni scorsi che rinvia di fatto, a data da destinarsi, l’incontro previsto per mercoledì 17 ottobre con i vertici Thyssen.

L’intervento successivo è stato quello del sindaco Rossi il quale ha detto di voler portare “un segnale forte di vicinanza da parte del Comune di Copparo ai lavoratori Berco” e ha ribadito “che l’impegno istituzionale si affianca a quello di lavoratori e sindacati affinché si possano avere informazioni concrete entro breve termine”. Il sindaco ha poi proseguito sottolineando come “non si possa rimanere passivi di fronte ad una situazione di questo tipo vista l’importanza che Berco ha per la storia e l’economia della città di Copparo”.

Gli ha fatto eco la presidente Zappaterra che ha sottolineato come “quella di oggi non è una manifestazione contro qualcosa o qualcuno, ma una forte richiesta unitaria indirizzata all’azienda, per il rispetto del lavoro e della comunità copparese (e non solo)”. “La gestione della crisi Berco – ha incalzato Zappaterra – ha qualcosa di unico nel suo genere. In nessun altro caso vissuto in provincia, è mai capitato che i soggetti interessati ad una trattativa di acquisizione, fossero tenuti all’oscuro di tutto. È un comportamento che non possiamo accettare”.

Anche l’Anpi di Copparo ha voluto presenziare ribadendo la propria vicinanza ai lavoratori portando un messaggio di solidarietà per mezzo del proprio presidente, nonché lavoratore Berco, Michele Faccini.

In chiusura, il segretario generale Cigl di Ferrara Guliano Guietti, ha sottolineato come “il fatto che il potenziale acquirente di cui si è parlato ultimamente faccia capo alla banca d’affari americana JP Morgan, rende ancora più complicata tutta questa vicenda, dato che ciò sposterebbe la logica dell’operazione da economico-produttiva a finanziaria”.

Subito dopo il comizio, i rappresentanti sindacali ed istituzionali, nonché le associazioni di categoria coinvolte (Confindustria su tutte), hanno partecipato ad un incontro con la dirigenza Berco che si è protratto fin quasi alle 13.

A dare conto dell’esito dell’incontro è stato il delegato Fiom Mario Nardini che, parlando dal palco, precisando che “non sono emerse novità sostanziali durante questo incontro, in quanto ci hanno ripetuto quello che tutti già sapevamo ovvero che Thyssen ha congelato la trattativa senza dare alcuna informazione in merito alle motivazioni alla base di questa decisione e agli eventuali sviluppi. La nostra mobilitazione non si ferma”.

Stando a quanto riportato dai rappresentanti sindacali, i vertici aziendali hanno tergiversato sui chiarimenti richiesti spostando l’oggetto dell’incontro sulla crisi di mercato e la conseguente sottoproduzione dello stabilimento. Ovviamente l’attenzione rispetto a quello che riguarda il discorso vendita, rimane altissima e i sindacati attendono al più presto un incontro direttamente con Thyssen.

In definitiva, al di là della mancata concretizzazione delle richiese di informazioni più serie e dettagliate, la sensazione è che comunque la manifestazione di ieri abbia portato dei risvolti positivi quantomeno nei rapporti tra i soggetti coinvolti. Se le istituzioni erano sembrate un po’ latitanti nei mesi scorsi, stamane si sono dichiaratamente schierate con i lavoratori; inoltre le divisioni sindacali che avevano caratterizzato gli ultimi periodi sembrano ridimensionate.

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