Economia e Lavoro
19 Agosto 2012
Buoni i prezzi sul mercato di Santa Maria e Mr. Guyot con punte di 1 euro al kg

Pere precoci e William: solo la qualità paga

di Redazione | 3 min

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E’ terminata su tutto il territorio provinciale la raccolta delle principali varietà di pere estive precoci – Santa Maria, Carmen e Dr. Guyot – e si sta ultimando in questi giorni quella della William. Un inizio in salita per i frutticoltori ferraresi a causa dei fattori climatici che hanno penalizzato la crescita e la qualità dei prodotti. A fare il punto per la Confederazione Italiana Agricoltori di Ferrara sull’andamento qualitativo, quantitativo e sui prezzi delle pere precoci e della William è Vanni Branchini, produttore associato e membro della commissione tecnica della Fondazione Fll. Navarra.

«Per capire cosa è successo e cosa sta succedendo in questa campagna di raccolta pere – spiega Branchini – non si può che parlare del rapporto tra andamento climatico e qualità e quindi della strettissima relazione tra qualità e prezzo pagato ai frutticoltori. Le pere precoci hanno avuto un accrescimeto, in generale, inferiore del previsto ed hanno faticato a completare il ciclo di maturazione. Questo a causa del caldo e del vento secco che ha provocato, all’inizio di luglio, un importante attacco di acari, infestanti che debilitano la foglia e determinano una minore crescita del frutto. Da segnalare – continua Branchini – anche gli attacchi di Psilla, uno dei più pericolosi fitofagi del pero – proliferato sempre a causa del caldo secco – che ha provocato quelle temute striature scure sui frutti, abbassando di molto la qualità. Ultimo, ma non meno pericoloso, danno subito dalle pere è stato certamente il Brusone fogliare che ha letteralmente disidratato la foglia. Di questo sta risentendo anche la qualità della William che si sta finendo di raccogliere proprio in questi giorni e che è molto sensibile alla manifestazione. Siccità e fisiopatie hanno dunque compromesso la quantità, con calibri inferiori alla norma e la qualità.»

Tema caldo anche quello dei prezzi pagati ai pericoltori ferraresi. Anche in questo caso Branchini ha fatto il punto per la Cia di Ferrara, partendo proprio dalla William.

«Partiamo dal prodotto di qualità più alta: quello con il calibro 60+ è quotato sul mercato fresco dai 42 ai 55 cent/kg mentre per il 55+ si va dai 32 ai 35 cent/kg. Prezzi buoni, ma pere con questo calibro in campagna non sono certo la maggioranza. Per la Wlliam da succo sono stati pagati, inizialmente, sui 18 cent/kg poi, a causa della scarsità di prodotto sul mercato e all’ aumento della richiesta, le quotazioni sono salite ad una cifra, buona, di 21 cent/kg. Discorso a parte va fatto per la pera William da sciroppo – che si raccoglie con un calibro di 58+ – quotata dai 25 ai 30 cent/kg, con una media di 27 cent.

Per quello che riguarda i prezzi delle pere precoci – continua il frutticoltore della Cia di Ferrara – sono alti solo per prodotti di buona e ottima qualità. I frutticoltori, e non sono pochi, che hanno conferito prodotti con pezzature sotto la media non sono dunque riusciti a spuntare quotazioni soddisfacenti. I prezzi medi netti della Santa Maria si aggirano sui 45-60 cent/kg per un calibro 55+ e 60-70 cent/kg per il 60+. Per la Dr.Guyot sono pagati, invece, sempre di media, 45-50 cent/kg per il calibro 60+ e 40-45 cent/kg per il 55+. Un discorso a parte – spiega Branchini – va certamente fatto per la Carmen. Una varietà molto cercata, molto considerata e davvero ben prezzata. Per un prodotto di alta qualità si sono toccate punte di 1€/kg con una media che è comunque rimasta sui 70-80 cent/kg. Prezzo ottimo ma pagato solo per un prodotto con una sfaccettatura molto ampia e accesa di rosso, che in questa annata non si è riusciti a ottenere facilmente. Per ottenere una Carmen perfetta – ha concluso Branchini – occorrerebbero, infatti,  notti fresche e rugiada mattutina che sono mancate in fase di maturazione a causa delle temperature calde anche di notte e l’assenza di umidità mattutina».

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