Fiscaglia
27 Luglio 2012
Il fumo da nero si è fatto bianco e non minaccia centri abitati. Incognita eternit per uno dei tetti crollati nel rogo

Maxi incendio a Migliaro, migliora la situazione

di Redazione | 2 min

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Migliaro. La fumata da nera è diventata bianca e meno densa. Il maxi incendio scoppiato ieri in tre capannoni nella campagna di Migliaro oggi fa meno paura, dopo l’intenso lavoro dei vigili del fuoco che hanno operato tutta la notte per circoscrivere il rogo e limitare il rischio di inquinamento ambientale, comunque al momento ancora non scongiurato. Resta l’incognita dell’eternit del tetto del terzo capannone, quello abbandonato che dà sul retro (gli altri due capannoni si trovano sul fronte strada di via Travaglio), e delle sostanze tossiche che potrebbero essersi sprigionate dalla combustione del pulper, plastica triturata che si trovava nello stesso capannone abbandonato e di proprietà di una ditta veneta fallita. I capannoni sono già collassati su se stessi, facendo quindi cadere anche il tetto in cemento amianto che i pompieri continuano a irrorare con acqua.

I vigili del fuoco, che si trovano ancora sul posto con due squadre (Ferrara e Portomaggiore), hanno confinato l’incendio il più possibile, in modo da circoscrivere le operazioni di spegnimento, che richiederanno ancora parecchie ore, a un’area limitata. La situazione sarebbe dunque sotto controllo, come riferiscono i sindaci di Migliaro (Marco Roverati)  e Migliarino (Sabrina Mucchi) impegnati a monitorare la situazione e pronti a far scattare l’eventuale allarme presso la popolazione, che per ora è stata informata, attraverso i siti web dei due Comuni e attraverso il passaparola, di chiudere imposte e finestre nel caso si avvertissero forti odori. “Si sta tenendo sotto controllo il fuoco e la direzione del vento – spiega Marco Roverati – che sta spingendo la nube di fumo in aperta campagna verso Tresigallo. Le uniche segnalazioni di disagi sono arrivate infatti da Tresigallo, dove parte della popolazione ha avvertito il cattivo odore del fumo”. Sul posto anche il personale dell’Usl che presidia l’area pronto a lanciare l’allarme per un’eventuale evacuazione, ipotesi che tuttavia sembra alquanto improbabile. “Il vento porta il fumo verso l’alto – riferisce infatti il sindaco di Migliarino, Sabrina Mucchi – e in zone della campagna dove non vi sono agglomerati urbani, solo qualche fienile o capannone”.

Anche i tecnici dell’Arpa questa mattina si trovavano sul posto per effettuare campionamenti. Campioni che nel pomeriggio hanno viaggiato verso i laboratori analisi di Modena, che nelle prossime ore, forse già domani, dovrebbero comunicare i risultati. Indagini sulla qualità dell’aria quantomai opportune vista la presenza nei capannoni, non solo di tonnellate di foraggio e paglia, ma, come detto, di plastica che bruciando potrebbe aver sprigionato diossina. “Sia la sottoscritta che il sindaco di Migliaro – rassicura Sabrina Mucchi – saremo assolutamente trasparenti e daremo informazioni puntuali ai cittadini”.

GUARDA IL VIDEO (Tratto da Youtube, Navi1959)

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