Cronaca
21 Luglio 2012
Due persone picchiarono selvaggiamente la vittima. Parla la teste oculare

In aula il film del pestaggio al bar Shell

di Marco Zavagli | 2 min

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Quando la polizia lo vide per terra pensò si trattasse di un corpo privo di vita, tanto era il sangue che macchiava l’asfalto e tanto tumefatto si presentava il suo volto. Invece il 38enne di nazionalità marocchina disteso a terra privo di conoscenza, tra le pompe di benzina del distributore Shell di Foro Boario, respirava ancora. Era rimasto vittima di una aggressione da parte di due uomini (vai all’articolo).

A vedere con i propri occhi l’intera scena fu la titolare del bar. Era la notte del 30 novembre 2009 e ieri, davanti al giudice Diego Matellini e al pm onorario Stefano Antinori, è stata chiamata (per la precisione è stato disposto per lei l’accompagnamento coattivo dal momento che non si era presentata all’udienza precedente) a ricordare nuovamente quei momenti.

La donna riconosce nell’odierno imputato, Chouki Hanba, tunisino di 28 anni (accusato di lesioni aggravate e difeso dall’avvocato Gianluca Filippone), una delle due persone che avevano colpito con calci e pugni la vittima. In aula ha raccontato che la vittima, frequentatore abituale del bar, quella sera si trovava fuori della porta del locale a bere una birra. A scatenare la rabbiosa reazione dei due aggressori, anch’essi frequentatori saltuari dell’esercizio, fu una bottigliata in faccia che il 38enne diede a uno dei due. La donna vide il pestaggio, al termine del quale i due si allontanarono in sella a una bicicletta di colore bianco, imboccando una via limitrofa.

Il ferito venne medicato al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna (dove verrà ricoverato nel reparto di chirurgia maxillofacciale, con una prognosi di 60 giorni per la frattura del naso e dello zigomo sinistro).

Intanto partirono immediatamente le ricerche che permisero di rintracciare in poco tempo una persona corrispondente alla descrizione e che presentava i vestiti intrisi di sangue e alcune ferite al volto. L’uomo, completamente ubriaco, identificato successivamente per Mohamed Anouar Ben Mond Laribi, tunisino di 34 anni, pluripregiudicato e con numerosi precedenti per rissa, resistenza a pubblico ufficiale, rapina e lesioni aggravate, era ancora in sella alla bicicletta bianca, anch’essa sporca di sangue. Il 34enne venne arrestato per lesioni personali aggravate in concorso con persona al momento ignota.

Una volta ripresosi dal pestaggio, l’algerino fornì la descrizione del secondo uomo, permettendo così agli inquirenti di risalire a Chouki Hanba. L’uomo venne rintracciato davanti a un bar di via Foro Boario, sul lato opposto a quello dove si consumò l’aggressione.

L’udienza è stata aggiornata a febbraio 2013.

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