Bondeno. Si comincia con i Liguriani, poi, a seguire, saliranno sul palco situato vicino alla Rocca, Les Irlandiis. Saranno soltanto due dei tantissimi gruppi celebri in mezza Europa, ormai esibitisi nelle più prestigiose kermesse di musica irlandese del mondo, ad animare il Bundan Celtic Festival
Nel caso de Les Irlandiis, si tratta poi di un ritorno in grande stile, dopo “Eire” di due anni fa, ed altre apparizioni matildee. Come detto, sarà la musica celtica, con il rombo dei tamburi, le cornamusa, ma anche con i flauti e i violini a dipingere con atmosfere musicali velate il Bundan Celtic Festival. Che scatta stasera (venerdì 20 luglio) fino a domenica.
Particolare interesse per quello che potrebbe essere definito il “gruppo spalla” de Les Irlandiis, vale a dire i Liguriani. Fedeli alla propria linea, provenienti da una terra che sa mescolare mare e monti, dove nelle melodie create riescono a fondersi in realtà generi diversi, con sonorità liguri, piemontesi e francesi. Sicuramente, la loro, attorno alle 21, sarà una performance tutta da seguire. Les Irlandiis, invece, attraverso le musiche e la voce graffiante del suo solista, riusciranno a ricreare ancora una volta le atmosfere delle verdi terre d’Irlanda. La tradizione dell’Isola di Smeraldo e la sua cultura vengono riarrangiate musicalmente in questo progetto acustico, che compie il decimo anno di vita, come dimostra la longeva attività della band; la quale si ripropone con le sue venature melodiche di arrivare ai cuori di tutte le migliaia di visitatori del Bundan.
Le sorprese musicali non finiranno con la prima giornata, come dimostra il calendario con la performance dei Cisalpipers, di scena sabato in seconda serata. Bundan significa, però, anche cultura: dai mercati tematici che richiamano le antiche arti del popolo celtico, nella lavorazione delle pietre, delle essenze, delle pelli e nella forgiatura delle armi. Una riscoperta delle tradizioni celtiche che si articolerà a 360°: con laboratori dedicati alle erbe officinali (sabato, ore 10.30, con l’esperto Raffaele Curti); gare di tiro con l’arco antico, simulazioni di scavi archeologici (sabato, ore 16), a cura del museo archeologico del Belriguardo e dell’associazione Toutai Argantia.
Senza contare il percorso, che metterà in continuità il museo archeologico di Stellata e la ricostruzione del villaggio dei Galli nel parco, nel programma denominato: “I celti visti da vicino”. Non mancheranno nemmeno i rituali che hanno reso celebre il Bundan, dall’accensione del fuoco sacro, all’inno al sole, fino allo spettacolo preserale di Camilla, con i suoi giochi con il fuoco. Attesi, come gli altri anni, più di 20mila visitatori, che affolleranno il parco della Rocca fino al momento più solenne ed atteso: le invocazioni del druido, davanti al rituale del fuoco sacro, che si ripeterà ogni sera, come tradizione del Bundan. Per tutta la durata della festa, una navetta collegherà la stazione dei treni di Bondeno e il parco di Stellata, dalle ore 16 alle 3 di notte.
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