Cronaca
19 Luglio 2012
Nel week end verrà messo in sicurezza il campanile danneggiato dal terremoto

Intervento sulla chiesa di San Carlo

di Redazione | 3 min

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L’Azienda Usl di Ferrara ha programmato per il prossimo fine settimana  – sabato 21 dalle 7 fino alle 24 di domenica 22 luglio – un intervento alla chiesa di San Carlo Borromeo per la messa in sicurezza del campanile, fortemente danneggiato dagli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia-Romagna. La struttura, che rientra all’interno del patrimonio immobiliare dell’Ausl, ha un notevole valore storico-artistico nel panorama cittadino.

L’intervento verrà effettuato attraverso una ditta specializzata, intervenuta anche a L’Aquila dopo il terremoto, per il ripristino e la messa in sicurezza di edifici danneggiati.

Nelle prossime settimane partiranno anche i lavori, precedentemente appaltati, di consolidamento della chiesa. L’intervento prevede la cerchiatura con fibre al carbonio della parte superiore dell’edificio e il rafforzamento delle strutture portanti della copertura, salvaguardando il patrimonio pittorico conservato all’interno della chiesa. L’importo di questi lavori si aggira attorno ai 450.000 euro.

Per consentire alla ditta incaricata dall’Azienda Usl di Ferrara di effettuare i lavori di messa in sicurezza post-sisma della chiesa di San Carlo Borromeo, sabato 21 e domenica 22 luglio il tratto di Corso Giovecca compreso fra corso Martiri della Libertà e via G. Boldini sarà vietato al transito e alla sosta di veicoli. I pedoni saranno ammessi ma indirizzati sul marciapiede del lato numeri pari; saranno comunque utilizzabili gli attraversamenti pedonali presenti in corrispondenza con le intersezioni con corso Martiri e via Boldini.

Pertanto nelle due giornate di divieto i veicoli in transito in corso Giovecca con direzione ‘centro città’ saranno deviati su via Montebello e su via Boldini. I veicoli invece che transitano in viale Cavour con direzione dalla stazione ferroviaria verso il centro cittadino, saranno deviati lungo i percorsi via Cittadella/corso Porta Po e via Spadari/via Boccacanale S.Stefano. Si invita a prestare attenzione alla segnaletica verticale che sarà collocata nei vari punti della città e in prossimità del cantiere.

La chiesa di S.Carlo Borromeo ha origine nel 1612, in luogo della cappella dedicata ai Santi Filippo e Giacomo di Alberto Schiatti, nell’attuale C.so Giovecca a ridosso del vecchio Ospedale S. Anna. Il progetto è di Giovanni Battista Aleotti, la chiesa terminata nel 1623 è considerata una delle opere migliori dell’artista, fu dedicata all’arcivescovo della Diocesi di Milano fatto Santo il 1 Novembre 1610 da Papa Paolo V. Nel 1857 sotto il pontificato di Pio IX la chiesa è stata completamente restaurata.

Il fronte principale è parallelo al Corso, mentre i prospetti laterali sono in gran parte inglobati in costruzioni esistenti, per lo più realizzate nei primi anni ’30. Nel 1612 parallelo al fianco est della chiesa vi era il sagrato della chiesa di S.Anna, luogo di culto interno all’Ospedale e dismesso dalle sue funzioni nell’Ottocento. Con il progetto dell’ingegnere Carlo Savonuzzi realizzato fra il 1933 e il 1936, sul comparto compreso tra Borgo dei Leoni e l’attuale Via Boldini, questo vuoto viene completamente negato e la chiesa si trova ad essere inserita in una galleria commerciale.

La chiesa è a pianta ellittica con due cappelle laterali, nel presbiterio l’altar maggiore e un’abside semicircolare dove è collocato il coro ligneo. L’aula è caratterizzata da quattro grandi statue in stucco raffiguranti i Dottori della Chiesa: Agostino, Gregorio Magno, Girolamo e Ambrogio di ignoto autore veneto del XVIII secolo, contenute in nicchie alternate da un ordine gigante di colonne.

Le pitture del soffitto – realizzate da Giuseppe Avanzi con la collaborazione di Giuseppe Menegatti nel 1674 – raffigurano nell’ovale centrale la Vergine in Gloria con S. Ambrogio (o S. Maurelio) e S. Carlo Borromeo; nella lunetta sopra la porta d’ingresso è raffigurato S. Carlo, dipinto da Antonio Bonfanti detto “il Torricella” allievo di Guido Reni. La facciata esterna è stata recentemente restaurata ad opera della Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio – progetto Architetti Carla di Francesco e Andrea Alberti – finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara.

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