Cronaca
11 Luglio 2012
A processo il proprietario e il “gestore” dell’appartamento a luci rosse

Trans al grattacielo, due rinvii a giudizio

di Marco Zavagli | 2 min

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Sono stati rinviati a giudizio due persone coinvolte nella vicenda dei “trans al grattacielo”. Nell’ottobre del 2011 i carabinieri scoprirono un giro di prostituzione di transessuali brasiliani all’interno di un appartamento ai piani bassi di una delle torri del grattacielo. Sette persone furono denunciati dai carabinieri del Norm di Ferrara in quanto clandestini, mentre uno di loro venne accusato di favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina.

L’operazione era culminata con l’irruzione nell’appartamento segnalato da diversi cittadini come punto d’appoggio per la prostituzione dei transessuali brasiliani, che avevano creato un certo disagio nella zona dato che spesso per attirare i clienti si sporgevano dalla finestra per chiamarli e invitarli a consumare prestazioni che venivano ‘regolate’ con compensi variabili dagli 80 ai 100 euro.

Quando i carabinieri entrarono nell’appartamento di via Felisatti (posto sotto sequestro), in una delle due torri del grattacielo, all’interno si trovavano quattro trans. Nella circostanza si appurò che, collegato all’appartamento del grattacielo, ve n’era un altro a Santa Maria Maddalena in cui vennero estesi i controlli e dove furono rintracciati altri tre brasiliani, colleghi degli altri, che però non stavano in quel momento ‘esercitando’. Fra questi ultimi si trovava la persona, un 37enne brasiliano, che aveva la disponibilità di entrambi gli appartamenti e che si faceva rimborsare per l’affitto e le spese. Il 37enne, clandestino, non risultava titolare di alcun contratto di affitto con il proprietario dell’appartamento.

Questi ultimi due sono ora imputati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina (il “gestore” brasiliano) e di cessione di fabbricato in affitto a straniero irregolare (il proprietario ferrarese).

Ieri il pm Filippo Di Benedetto ha chiesto il rinvio a giudizio per entrambi. Richiesta accolta dal gip Monica Bighetti. Per loro il processo inizierà a novembre.

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