Cronaca
30 Giugno 2012
Sulle offese alla madre via facebook: “Frasi sciagurate, di cui mi vergogno”. La replica della Moretti: "Troppo tardi, non contano le parole ma le azioni

Aldrovandi, ora Forlani chiede scusa ai genitori

di Marco Zavagli | 2 min

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I genitori di Federico Aldrovandi

Ora chiede scusa. Paolo Forlani, il poliziotto condannato in via definitiva per l’omicidio colposo di Federico Aldrovandi, torna sui suoi passi e, soprattutto, sulle sue dichiarazioni. In una lettera inviata all’Ansa l’agente chiede “perdono per quel mio contegno estemporaneo ed assurdo alle persone che ho citato nei miei messaggi”. Le persone citate sono Patrizia Moretti, la madre di Federico, etichettata come faccia da c…, falsa e ipocrita” e il padre del ragazzo, Lino Aldrovandi (“noi paghiamo per le colpe di una famiglia che pur sapendo dei problemi del proprio figlio non hanno fatto niente per aiutarlo e stiamo pagando per gli errori dei genitori”).

Forlani spiega che il motivo di questo dietrofront non è da ricondurre alle conseguenze di quelle parole, che gli varranno un procedimento disciplinare, come annunciato dal ministro Cancellieri, “ma per la reale presa di coscienza dell’errore commesso qualche giorno fa, unito all’esigenza di riprendere quel contegno silenzioso e rispettoso che ho mantenuto sempre, dal settembre 2005 sino a questi giorni”.

Il poliziotto si giustifica parlando di “uno stato di sconforto e di smarrimento assoluti” che ha provato dopo la sentenza della cassazione e “le varie esternazioni mediatiche nei nostri confronti”, stato d’animo “che mi ha portato, l’indomani, ad esternare via web commenti e frasi sciagurate, di cui mi vergogno, all’indirizzo di persone direttamente colpite dalla vicenda”.

“Quelle mie espressioni – prosegue Forlani all’Ansa – sono state il frutto di una pressione che è gravata su di me per sette anni (“sette anni di ingiustizie” aveva scritto sull’account facebook di Prima Difesa Due, ndr), durante i quali invano ho cercato di esprimere le mie ragioni; così dopo l’ennesima e decisiva sconfitta mi sono lasciato andare ad un comportamento irragionevole, in preda alla rabbia verso chi non mi ha mai ascoltato e non ha capito quanto dolore avessi provato per la tragedia che era successa in via Ippodromo rispetto alla quale avevo sempre protestato la mia assenza di responsabilità”.

Non ne vuol sapere di queste dichiarazioni la diretta interessata, Patrizia Moretti, che le bolla come “scuse tardive”. “Sono le scuse – commenta – di chi sa ora quel che rischia. Le scuse ora non contano, contano le azioni. E lui di azioni ne ha fatte parecchie. A comincia re da sette anni fa”.

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