Portomaggiore
29 Giugno 2012
Nel giugno 2011 ferì con un colpo di fucile un uomo entrato nella sua proprietà

Sparò al ladro per uccidere, condannato a sei anni

di Marco Zavagli | 2 min

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Portomaggiore. Condannato a sei anni per tentato omicidio. Il tribunale collegiale di Ferrara ha decretato che Daniele Bianchetti, portuense di 57 anni, la notte tra il 14 e il 15 giugno 2011 sparò con il suo fucile da caccia per uccidere.

A rimanere ferito fu Marian Popescu, 30enne romeno. Quel colpo, secondo il pm Patrizia Castaldini (che aveva chiesto 7 anni), poteva uccidere quell’intruso che Bianchetti aveva visto aggirarsi nella sua proprietà, in via Linaroli, appena fuori del paese di Portomaggiore. Il proiettile trapassò la mano e l’addome, ferendo in modo grave il 30enne che venne soccorso, intorno alle 4 di notte, dall’ambulanza che lo portò urgentemente al S.Anna di Ferrara dove fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Ancora oggi Popescu risente di quella ferita e si deve sottoporre alle cure del Centro di chirurgia della mano di Modena. Rischia l’amputazione di due dita.

Secondo l’accusa e la parte civile (la vittima si è costituita in giudizio attraverso l’avvocato Giampaolo Remondi), Bianchetti avrebbe agito in preda al timore di un furto. Dopo aver visto avvicinarsi con atteggiamento sospetto due persone, imbracciò un fucile che teneva in casa e fece fuoco dalla finestra del bagno. Il proiettile, secondo l’imputato, non doveva essere diretto verso gli intrusi, “ma al momento dello sparo – così si difese in sede di esame – sono inciampato e il colpo è partito da solo”.

“Sono molto soddisfatto – commenta a margine dell’udienza Remondi -; è stata riconosciuta l’ipotesi del tentato omicidio. Come noi, anche il tribunale non ha creduto alla versione difensiva, ricca di troppe contraddizioni. Quel colpo era intenzionale”.

Farà sicuramente appello la difesa, con l’avvocato Fabio Anselmo, che prende atto della sentenza e attende le motivazioni. Nella sua arringa difensiva il legale ha spiegato che “Bianchetti era ‘reduce’ da 16 furti, gli era stata incendiata la porta di ingresso; solo tre giorni prima qualcuno gli era entrato in casa per rubare e quella refurtiva era stata rinvenuta poi nel borsone del Popescu”. In sostanza, “lo stato emotivo dell’imputato era da considerare per questo pregresso”. “Il fatto è grave – conclude Anselmo -, perché è stata ferita una persona, me non era una situazione semplice da gestire. Siamo assolutamente sereni per il secondo grado”.

I giudici (presidente Marini con a latere Giorgi e Attinà) ha condannato inoltre Bianchetti a 30mila euro di provvisionale nei confronti della parte civile, che verranno liquidati in sede civile.

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