Cronaca
29 Giugno 2012
La campionessa olimpica nega di essere iscritta al gruppo degli insulti

Vezzali su Aldro: “Io non insulto chi soffre”

di Marco Zavagli | 2 min

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Foto tratta dalla pagina ufficiale di Valentina Vezzali

“Sono amareggiata e offesa da quanto leggo sul mio conto. Per questo è necessario fare chiarezza”. Inizia così la replica di Valentina Vezzali alle voci che la volevano iscritta la gruppo facebook Prima Difesa Due, quello cancellato dagli amministratori del social network dopo le offese alla madre di Federico Aldrovandi, Patrizia Moretti, e alla memoria del figlio.

Tra gli iscritti del gruppo figurava infatti anche il nome della campionessa olimpica di scherma. La Vezzali, in procinto di partire per Londra per conquistare l’oro nel fioretto, smentisce di aver mai partecipato a quel forum e, oltre a dissociarsi, fa di più: “mi indigno”. “Che il mio nome – prosegue la smentita – sia stato tirato in ballo così mi amareggia profondamente. Alla madre di Federico, la cui sofferenza non mi permetto neppure di immaginare, posso portare solo il mio abbraccio, assieme a tutto il mio rispetto e al rispetto dovuto al suo dolore”.

In quanto alla sua presunta iscrizione al gruppo Facebook, “francamente non ne so nulla. Non è mia abitudine accettare le richieste d’iscrizione a gruppi. Non ho molto tempo a disposizione per navigare in Internet e dunque partecipo ben poco alla vita dei social network. Mi sono informata presso alcuni tecnici, mi hanno spiegato che   il non rifiuto dell’iscrizione può portare ad una sorta di iscrizione automatica. Se questo è accaduto me ne rammarico profondamente, pur essendo incolpevole”.

Quanto alla vicenda del giovane Federico, “morto in maniera orribile a 18 anni”, “in quanto appartenente alle Fiamme Oro della Polizia di Stato, l’unica difesa che posso  concepire è quella ai cittadini. Esistono questioni pesantissime, e la morte di Federico Aldrovandi è tra queste, in merito alle quali come personaggio pubblico, sportiva e donna, non ho mai pensato d’intervenire. Non perché non abbia le mie opinioni, ma perché credo profondamente nella giustizia e nelle istituzioni. E’ il loro compito fare chiarezza, non il mio…”.

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