di Elena Casolari
È tornata in attività la papera più famosa in campo termosanitario; l’azienda Idros.art ha riaperto i cancelli lunedì 14 maggio, dopo le difficoltà degli ultimi mesi.
Oggi, 17 maggio, con una conferenza stampa tenutasi nei locali di via Bologna, l’azienda ha presentato alla stampa il nuovo marchio Idros.art Group Spa.
La sede di Ferrara a riprende il lavoro, dopo sette giorni di chiusura, insieme ai punti vendita di Argenta, Rovigo, Bologna San Matteo della Decima e Mirandola.
“Tutti gli esercizi -dichiara il presedente Alessandro Talmelli- sono stati riaperti, compresi gli showroom, salvaguardando 89 posti di lavoro”.
L’azienda ha messo in pratica una riorganizzazione interna: dei 177 dipendenti della vecchia Idros.art, di cui 70 erano in cassa integrazione già da marzo, 89 sono stati,appunto, ricollocati e “per i diciotto restanti- afferma Talmelli- a breve sarà fatta richiesta per la cassa integrazione a zero ore”.
“Lo snellimento del personale- aggiunge il presidente-che sarà affiancato da una modificazione dei processi organizzativi aziendali sono due provvedimenti presi per poter continuare a svolgere il nostro lavoro a costi minori, con l’obiettivo di far rientrare i nostri colleghi cassaintegrati”.
Nell’opera di riorganizzazione, il marchio Idros.art Group Spa è affiancato da Idroexpert, una società esperta di logistica integrata e grande distribuzione. “Il nostro intervento- afferma il vicepresidente Alessandro Abati- agirà su più fronti, con l’intento di sviluppare a pieno l’aspetto commerciale che costituisce il fulcro dell’attività di Idros.art Group”.
La forza commerciale ha una forte presenza nel consiglio di amministrazione della Spa: 18 soci sono, infatti, dipendenti, affiancati dalla rappresentanza Idroexpert e guidati dal presidente Alessandro Tamelli, dall’amministratore delegato Roberto Cantelli e dal consigliere Michele Orlandi.
Abati ha concluso il suo intervento ricordando che “la riapertura dell’azienda non sarebbe stata possibile senza l’aiuto e la forza dei collaboratori storici di Idros.art, dei dipendenti e delle forze sindacali che hanno lavorato per il bene dell’azienda, permettendo di mantenere un marchio così importante per il tessuto economico ferrarese”.
Un grazie va, quindi, al personale per essere rimasto fidelizzato, permettendoci di salvaguardare l’attività in un momento in cui la riapertura non era affatto scontata; basti ricordare che in Italia nel nostro settore 10 aziende su 20 sono sparite e che, dal 2008 al 2012, il mercato del termosanitario è calato del 50%”.
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