Politica
3 Aprile 2012
L'alienazione del patrimonio pubblico e salasso Imu e Irpef: le critiche dei contrari

La ricetta Marattin convince quasi tutti

di Redazione | 3 min

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L’opposizione si “astiene con benevolenza” e il consiglio comunale approva – in un clima incredibilmente sereno e concorde – il bilancio consuntivo 2012, presentato dall’assessore Luigi Marattin. Dei 35 votanti 6 sono stati gli astenuti (dei gruppi LeF, Io amo Ferrara, Fli e Prc-Pdci) e 5 i contrari (Valentino Tavolazzi per Ppf, i due consiglieri presenti del Pdl e Lega Nord).

Francesco Rendine, consigliere Fli, ha sottolineato “l’onestà intellettuale dell’assessore al bilancio, che apre la relazione ricordando lo sfascio in cui è stato portato il Paese da chi l’ha governato nel trentennio precedente”, e ha proseguito la dichiarazione d’amore sostenendo “un bilancio virtuoso, che denota un miglioramento stratosferico rispetto a quello delle precedenti gestioni”.

Sia da parte sua che da parte di Irene Bregola sono arrivate però diverse delle critiche operative, soprattutto in relazione alla decisione di proseguire con le alienazioni immobiliari. Rendine ha definito la vendita di strutture pubbliche “una sconfitta per l’amministrazione, che dimostra l’incapacità di gestire le risorse a disposizione, di mettere a reddito un patrimonio enorme”. Bregola, consigliere di Prc-Pdci, anch’essa tra gli astenuti, ha puntato il dito anche sui tagli al welfare: “influiscono sul bilancio scelte politiche che non condivido pienamente, relative all’istituzione scuola e alle esternalizzazioni”, ma ha ammesso come “questo consuntivo registra pochi spostamenti rispetto alla previsione, spostamenti in larga misura non imputabili all’amministrazione ma a una crisi congiunturale”.

Obiezioni più significative sono arrivate dai contrari. “Ci troviamo di fronte a un bilancio tecnicamente corretto – ha commentato Luca Cimarelli del Pdl – ma che ci pone politicamente di fronte a un grosso rischio: i conti ora saranno più in ordine, ma che città stiamo lasciando a chi verrà dopo di noi? Con preoccupazione vedo Ferrara spegnersi nei suoi punti di forza”. A suo parere la sfida per i bilanci a venire sarà relativa “non solo alla congruità dei numeri, ma anche alla congruità delle proposte”, riferimento che si aggancia a quanto già lamentato da Rendine in materia di vendita delle strutture pubbliche: “molte volte le alienazioni vengono effettuate solo per trovare quei pochi soldi da investire: stiamo spolpando ciò che fa parte del nostro patrimonio di famiglia”.

Valentino Tavolazzi, consigliere Ppf, ha richiamato all’ordine Marattin con una serie di appunti relativi ai residui – “da questo punto di vista un bilancio peggiore di quello 2010”-, alle politiche di azzeramento del debito “che non favoriscono lo slancio degli investimenti” e all’utilizzo della smobilitazione:  “che sarà sempre meno produttiva di risultato nei prossimi anni”. Tra i suggerimenti presentati quello di adoperare maggiore selettività fiscale nei confronti dei redditi familiari, e di prestare attenzione al “salasso che arriverà a giugno con Imu e Irpef, dovuto principalmente a decisioni prese dal governo, ma anche in parte dipendente da scelte comunali”.

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