Al Jazz Club arriva Kris Davis
Sabato 10 maggio alle ore 21.30 al Jazz Club arriva il Kris Davis Trio feat. Robert Hurst & Jonathan Blake
Sabato 10 maggio alle ore 21.30 al Jazz Club arriva il Kris Davis Trio feat. Robert Hurst & Jonathan Blake
Domenica 18 maggio, il Circolo Arci Bolognesi ospita una nuova tappa del circuito cinematografico SunER, il progetto promosso da Arci Emilia Romagna, con la collaborazione di Ucca e il sostegno della Regione Emilia-Romagna
In occasione di "Interno Verde 2025", il MEIS (via Piangipane 81, Ferrara) organizza domenica 11 maggio, ore 10.30, "Gli alberi raccontano le feste"
Oggetti quotidiani, scorci urbani familiari o dimenticati, frammenti di umanità e natura si intrecciano in una trama di immagini nitide ma dense di interrogativi nel libro Nell'ombra che resiste alla notte, opera prima del poeta Christian Abate
Prosegue il ciclo di presentazione “Chi ha paura dei libri?”, organizzato a Ferrara da Famiglie Arcobaleno - Associazione Genitori Omosessuali per tutto il mese di maggio, che ha esordito domenica scorsa con libro “Storie di genitori trans” di Egon Botteghi
Sabato 14 aprile, alle ore 11.30 sarà inaugurata, alla presenza di autorità civili e religiose, la targa informativa storico-turistica apposta sul Palazzo “Gulinelli” di Corso Ercole I d’Este, in continuazione del duraturo e continuo impegno della F.d. a valorizzare in tal modo gli edifici d’interesse storico ed artistico di Ferrara.
In tale occasione, per gentile concessione della proprietà, sarà possibile effettuare una breve visita all’edificio. Il palazzo fu Costruito nell’ambito dell’Addizione Erculea, il palazzo di origine rinascimentale (XVI secolo) è il risultato delle trasformazioni operate soprattutto nella seconda metà dell’Ottocento, che, secondo Lucio Scardino, ne hanno fatto un esempio significativo del cosiddetto eclettismo architettonico in voga proprio in quel periodo. Particolarmente interessante la facciata su Corso Ercole I d’Este, ricca di bassorilievi in terracotta e “stampi” di gusto neorinascimentale, anch’essi risalenti alla seconda metà del XIX secolo. Il promotore della ristrutturazione ottocentesca, che diede in gran parte l’immagine attuale all’edificio, fu Giacomo Gulinelli, da cui poi il palazzo prese il nome, ricco possidente di Portomaggiore, che fu insignito del titolo nobiliare di conte, il quale diede l’incarico di eseguire i lavori all’ingegner Giovanni Biondini. Le opere procedettero a rilento, tanto che soltanto nel 1881 fu collocata la seconda porta della facciata su corso Ercole I d’Este, mentre per l’interno, ricco di pregevoli stucchi e decorazioni, i lavori furono continuati in particolare dal figlio (Luigi Gulinelli).
Sottoposto ad innumerevoli ristrutturazioni e restauri nel corso del Novecento, il palazzo, dopo varie vicissitudini, venne venduto dagli eredi Gulinelli all’Opera Pia Canonici Mattei nel 1953, ora Fondazione don Cipriano Canonici Mattei. L’istituto didattico-religioso venne gestito per circa vent’anni dai Fratelli delle Scuole Cristiane, fino a ché passò ai Padri Stimmatini. Questi ultimi fecero eseguire alcuni lavori di ristrutturazione, che si aggiunsero a quelli realizzati nel secondo dopoguerra, nell’ambito dei quali furono eseguiti anche i restauri dei cotti della facciata e i balconi. Altri lavori furono necessari nel tempo per rendere i locali funzionali alle esigenze del Liceo linguistico ivi esistente.
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