Eventi e cultura
28 Marzo 2012
L'installazione dell'artista austriaco Jochen Traar muove l'apparente piattezza della città

Due bolle spuntano in piazza Castello

di Redazione | 2 min

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Le bolle vicino al cannone

Nell’anno del suo ventennale la Facoltà di Architettura di Ferrara, in collaborazione con MLB Maria Livia Brunelli home gallery, presenta “Something is happening”, un’installazione dell’artista austriaco Jochen Traar.

Due bolle di pietra spuntano nelle adiacenze del cannone in Piazza Castello. Nascono dal sottosuolo e sembrano poter esplodere da un momento all’altro. Un movimento tettonico che causa deformazioni nella superficie e ne determina una nuova conformazione, ma che ha un’origine più profonda.

Cosa è che sta accadendo in città? Ci sono nuove forze, nuove energie, che stanno muovendo la piattezza di una città che è tale solo in apparenza. Sobbollono sotterranee, e questa ne è una prima espressione visiva, una prima prova tangibile. Forze legate a nuove generazioni, all’energia che emana il mondo universitario, alle idee di una facoltà come quella di Architettura che stanno vivacizzando la città.

La volontà dell’artista di rendere evidenti i cambiamenti della nostra società, del nostro modo di pensare e agire, anima l’installazione proposta per la città di Ferrara. Un estremo tentativo di ricondurre la nostra identità alla terra e testimoniare come da essa nasca tutto, compreso questo nuovo moto di rivoluzione che travolge la nostra età. L’installazione si inserisce in un ciclo di opere iniziato da Traar negli ultimi anni, che lo ha visto protagonista in molte città europee.

L’installazione è stata resa possibile a costo zero grazie alla collaborazione di diverse persone che hanno collaborato in sinergia, da Maria Livia Brunelli e Fabrizio Casetti della MLB home gallery, alla facoltà di

Traar con il professor Frediani, Maria Livia Brunelli e il posatore insieme agli studenti

Architettura nelle persone dei professori Gianluca Frediani ed Elisa Poli, degli studenti Enrico Porfido e Sara Codarin, e di un’altra ventina di studenti della Facoltà che hanno realizzato, pale e ciottoli alla mano, l’installazione, guidati dagli esperti posatori della ditta Veronesi. Fondamentali sono stati il supporto logistico fornito dalle Amministrazioni comunale e provinciale, quello dato dal Forum Austriaco di Cultura e la sponsorizzazione tecnica della ditta Casetti e della Assicurazione Fondiaria di Bargellesi e Tartaglia.

Un bell’esempio di come, anche in tempo di crisi, la sinergia tra persone e istituzioni possa compensare la mancanza di fondi per la cultura.

Jochen Traar, nato nel 1960 ad Essen, in Germania, dopo aver studiato presso l’Accademia delle Arti Formanti di Vienna, una delle più antiche d’Europa, fin dagli anni Novanta ha dato un forte contributo all’arte contemporanea lavorando in città come Venezia, Roma, Vienna, New York, collaborando con l’MMKK di Klagenfurt, la galleria Markushof di Villach, la Lemon Sky Gallery di Los Angeles.

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