Cronaca
14 Marzo 2012
Gli animalisti denunciano la velocità irregolare dei cavalli

Palio: ‘Un rischio anche per il pubblico’

di Redazione | 3 min

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Le associazioni animaliste, a ridosso dell’edizione 2012 del Palio di Ferrara, lanciano l’allarme: la manifestazione non è sicura né per i cavalli né per il pubblico che assiste alle corse. Grazie alla perizia di un ingegnere libero professionista  è stato possibile certificare come la velocità dei mezzosangue impegnati nella gara nel 2011 si sia avvicinata a quella tenuta dai purosangue all’ippodromo.

Le associazioni che chiedono più garanzie sono tante: A coda Alta, Associazione portuense per la tutela degli animali, Avedev, Gata, Lega animalista di Copparo, le sezioni locali di Lav, Lega nazionale per la difesa del cane, Lipu, Enpa e Oipa.

“Per avere delle risposte sulla manifestazione tenutasi nel 2011 abbiamo dovuto chiedere l’accesso agli atti del Comune – spiegano i rappresentanti delle associazioni – . Solo così abbiamo scoperto che il limite della velocità per i cavalli era stato eliminato dalla relazione dell’Ente Palio”. Nell’anno precedente l’ordinanza Martini aveva imposto anche per la competizione ferrarese una Commissione provinciale di vigilanza, la quale aveva stabilito la necessità di un duplice controllo: sia da parte di un veterinario Ausl sia da parte di un tecnico della Fise. Quest’ultimo aveva prescritto, per gli animali impiegati sul circuito di piazza Ariostea, il limite dei 35 chilometri orari sui rettilinei e dei 20 in curva. “Le perizia effettuata dall’ingegnere attraverso l’analisi del materiale video dimostra però come la velocità effettivamente tenuta sia stata quasi il doppio, ovvero 60 chilometri orari sul rettilineo e 40 in curva”, lamentano i portavoce animalisti.

“Le barriere di sicurezza che dividono gli spettatori dalla pista sono strutturate per sopportare l’urto degli animali calcolato sui 35 chilometri orari. Dobbiamo nuovamente aspettare l’incidente prima di prendere dei provvedimenti?”, si chiedono le associazioni facendo riferimento ai fatti del 2007.

Sottolineano come tra di loro nessuno sia contrario al Palio, “un evento sempre molto scenografico e interessante”. Il problema che si pongono è esclusivamente relativo alla scelta di piazza Ariostea, definita “un luogo inadatto, storicamente nemmeno rispettoso della rievocazione storica”. L’antico Palio estense si teneva infatti originariamente lungo l’asse di via Carlo Mayr e Ripagrande. Anche la scelta del tipo di cavalli è messa in discussione: “Se si volesse ricreare l’atmosfera di una volta bisognerebbe correre con dei cavalli da tiro, animali fisiologicamente più lenti e quindi anche più sicuri”.

Gli animalisti hanno cercato più volte il confronto con le amministrazioni pubbliche, e a febbraio hanno ottenuto un colloquio con il viceprefetto Pinuccia Niglio e gli assessori comunali Aldo Modonesi e Chiara Sapigni, addetti rispettivamente al Palio e ai Servizi alla persona. “Sono stati disponibili ma si sono limitati a prendere atto delle omissioni che gli abbiamo fatto notare – concludono i rappresentanti delle associazioni -. Risposte concrete sulla questione non ne abbiamo avute. Il presidente dell’Ente Palio Vainer Merighi ha invece rifiutato a priori il confronto”.

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