Cronaca
25 Febbraio 2012
Arrestato a piede libero un ragazzo di 18 anni. Si era costruito un 'Grow Box' nel capannone di fianco alla casa

Serra di marijuana all’insaputa dei genitori

di Redazione | 2 min

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A 18 anni si era fatto una serra di marijuana in casa, ma i genitori non si erano accorti di nulla. Se ne sono accorti invece i Carabinieri di Ferrara che, scoperta l’attività del giovane, lo hanno dichiarato in arresto per coltivazione e produzione di sostanza stupefacente (reato in tutto e per tutto assimilato allo spaccio).

Nei guai è finito un ragazzo residente in via Prinella, abitazione alla quale i militari sono risaliti dopo aver raccolto elementi informativi anche dai Carabinieri di quartiere e nella quale ieri pomeriggio hanno deciso di entrare per effettuare una perquisizione d’iniziativa ai sensi della normativa sugli stupefacenti. In casa il ragazzo, alla richiesta dei militari circa la presunta attività “botanica”, ha negato. I Carabinieri si sono dunque messi a cercare e, in un capannone di pertinenza della casa, hanno trovato la classica serra artigianale, detta nel gergo “Grow Box”, costituita da una  struttura in acciaio e telo termico autoriflettente,  estrattore d’aria, due ventilatori con ingresso aria, due termoventilatori, una centralina per la co2, fertilizzanti, un umidificatore, uno stabilizzatore di corrente, una lampada raggi uva da 400w e un termoconvettore. All’interno della serra, tre piante di Marijuana di varia misura. In camera, invece, sono stati trovati dei semi e un tritatore per trattare le foglie.

Di fronte all’evidenza dei fatti, il ragazzo è stato accompagnato in caserma per gli accertamenti del caso: ferrarese, 18 anni appena compiuti, studente, incensurato, dopo essere stato dichiarato in arresto il magistrato di turno, data la giovane età e la mancanza di precedenti, ritenendo non sussistere esigenze cautelari, ne ha disposto l’immediata liberazione. Ovvio lo sbigottimento dei genitori, che non si erano accorti del ‘pollice verde’ del figlio.

“L’occasione è propizia – è l’appello del comando dei Carabinieri – per ricordare a “giardinieri” ignari e a genitori che la coltivazione di un certo tipo di piante è vietata dalla legge ed è assimilata e trattata come lo spaccio: le diverse condotte sono previste nel medesimo articolo della legge sugli stupefacenti (309/90), nel quale sono elencate tutte quelle fattispecie vietate (produzione, importazione, coltivazione, cessione anche a titolo gratuito,  ecc.). Visto che ogni volta viene trovata l’attrezzatura che presuppone un certo consumo di energia elettrica (lampade a 400W, termoconvettori, ventilatori, ecc.), un campanello d’allarme potrebbe essere proprio l’ingiustificato aumento delle bollette: anche questo potrebbe essere un modo per tener sotto controllo i passatempi di figli particolarmente intraprendenti e improvvisamente interessati alla botanica”.

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