Detenuta trans abusata. “Il silenzio delle istituzioni è complice”
Una interrogazione alla giunta regionale per chiedere di tutelare la detenuta trans che ha denunciato di essere stata violentata da quattro uomini all'interno del carcere
Una interrogazione alla giunta regionale per chiedere di tutelare la detenuta trans che ha denunciato di essere stata violentata da quattro uomini all'interno del carcere
"Siamo il presente della giustizia e vogliamo un futuro". È il cartello che i dipendenti del Tribunale di Ferrara espongono davanti alla Corte d'Appello di Bologna dove sono presenti in assemblea e presidio organizzati dalla Fp Cgil insieme a Uil Pa e Usb Pi dalle 11 alle 13 del 30 giungo
Quanto sono stati efficienti e tempestivi gli interventi di derattizzazione in piazza Cortevecchia? A Chiederlo è un'interpellanza di Davide Nanni, consigliere comunale del Pd, che chiede anche quanto siano costati gli interventi adottati per risolvere un problema che "da circa tre mesi i cittadini continuano a segnalare"
. Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente, ha presentato a Marina di Ravenna i dati relativi allo stato di salute del mare e degli 11 punti monitorati sul litorale emiliano-romagnolo solo due risultano superare i limiti e quindi considerabili inquinati. Uno dei monitoraggi è avvenuto a Porto Garibaldi, nella spiaggia libera a nord del Canale navigabile e risulta essere entro i limiti
“Il 20 giugno scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria". È il presidente di Confagricoltura Ferrara a ricordarlo
Migliaro. A un anno di distanza dalla prima istanza di fallimento, lo stabilimento dell’ex zuccherificio riavviala produzione. L’Agenzia per lo sviluppo Sipro ha comunicato l’avvenuta stipula del rogito con la società Arka Immobiliare di Carpi, che si occuperà di bonificare l’area e riprendere l’attività interrotta dalla Decotrain, grazie a un contratto d’affitto di ramo d’azienda. “Sono state valutate tredici proposte – spiega Marcella Zappaterra, presidente della Provincia di Ferrara – ed è stata scelta la migliore: quella che comprende non solo il riassorbimento di tutti i 34 dipendenti, attualmente in cassa integrazione, ma che si fa anche carico dei costi per bonificare il sito. Gli enti locali attualmente non avrebbero avuto risorse da impiegare in questa necessaria operazione di ripristino”.
Il calendario dei lavori prevede dunque una prima fase di pulizia e smaltimento dei materiali lasciati in superficie, al termine della quale riprenderà l’attività di ammodernamento dei vagoni ferroviari. “La decisione di proseguire il percorso interrotto è stata presa per accelerare i tempi di apertura – spiega il presidente di Sipro Gianluca Vitarelli -: se avessimo scelto di cambiare settore avremmo dovuto aspettare degli anni, perché sarebbe stato necessario chiedere l’autorizzazione a modificare il piano territoriale di coordinamento provinciale, il piano per la gestione dei rifiuti e ovviamente il piano comunale di Migliaro. Tutte le proposte pervenute erano comunque relative al settore dello smaltimento e del recupero di materiali”.
Arka immobiliare ha costituito ad hoc una società che si occuperà del sito, “Officine di Migliaro”, che ha già strutturato il piano industriale che verrà aggiornato e definito il 30 giugno. Da quando lo stabilimento sarà operativo, la ditta avrà un anno di tempo per reintegrare professionalmente gli ex dipendenti, per la cui formazione è stato garantito un investimento di 50mila euro.
Il sindaco Marco Roverati festeggia, ma con prudenza: “sono felice dei risultati ottenuti, senza l’intervento di Sipro si sarebbe dovuto procedere con l’asta e non ci sarebbero state garanzie occupazionali e ambientali. Tuttavia non ci sono per ora trend positivi nell’economia italiana, l’accesso al credito rimane problematico, e inserire una nuova azienda non sarà facile. L’impegno preso a Migliaro non è solo importante ma coraggioso, è andrà costantemente monitorato”. Vitarelli sul punto sembra essere più fiducioso e sottolinea le numerose garanzie fideiussorie e penali inserite a livello contrattuale, alle quali è stata aggiunta la clausola che impedisce l’ingresso in ruoli amministrativi degli operatori della precedente gestione Decotrain, e una clausola risolutiva per assicurare il rispetto completo dei programmi e dei criteri di lavoro stabiliti.
L’area dell’ex zuccherificio comprende complessivamente nove ettari di terreno: di questi sono stati ceduti per ora solo cinque, quelli relativi al vecchio complesso industriale, con il tunnel per lo smaltimento dell’amianto. Per gli altri quattro è stato firmato un preliminare di vendita. Se l’acquisto non dovesse perfezionarsi, specifica l’assessore provinciale alle Attività produttive Carlotta Gaiani, “potremmo proporre sul mercato un’area sicuramente attrattiva: essa infatti dispone sia della banchina fluviale collegata all’idrovia, sia del raccordo ferroviario”.
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