Poggio Renatico
14 Febbraio 2012
Il progetto ha superato positivamente la seconda seduta della Conferenza dei servizi

Semaforo verde per la centrale biogas a Poggio

di Redazione | 2 min

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(immagine di archivio)

Poggio Renatico. Semaforo verde per la centrale biogas che la Fondazione Dott. Carlo Fornasini realizzerà in via Cantone. Il progetto ha superato positivamente la seconda seduta della Conferenza dei servizi riunita ieri, lunedì 13. L’ok è venuto da tutti i soggetti chiamati ad esprimersi: Provincia, Arpa, Usl, Servizio tecnico di bacino, Consorzio di Bonifica, Comune di Poggio Renatico, cui si sono aggiunti i pareri di Vigili del Fuoco, Enel, Sovrintendenza per i beni archeologici e Aeronautica Militare.

Nel corso dell’incontro sono state prese in visione e discusse le note inviate dal Comitato dei cittadini e da Legambiente, a cura del relatore Enzo De Ambrogio, portate dal sindaco Paolo Pavani, che aveva già fatto pervenire il “no politico” dell’amministrazione comunale poggese. Rigettata l’stanza di arretrare la centrale di almeno mille metri, in quanto è in atto un progetto di utilizzo del calore prodotto dall’impianto per riscaldare gli spazi del vicino Comando Operazioni Aeree: le tubazioni devono avere quindi precise caratteristiche per garantire funzionalità ed evitare dispersione.

“L’azienda non solo garantisce la piena tenuta della centrale – dà conto l’assessore provinciale Giorgio Bellini -, ma si è adeguata anzitempo, dunque pur non essendo tenuta, alle ultime più restrittive delibere regionali. Ad esempio, attualmente i digestori devono essere a tenuta stagna, mentre il digestato potrebbe rimanere in deposito a cielo aperto; le nuove delibere vogliono lo stoccaggio in locali a tenuta d’aria e la ditta ha previsto la copertura della vasca del digestato liquido e solido”.

Circa il traffico veicolare il parere edilizio urbanistico del Comune di Poggio Renatico non ha rilevato particolari criticità, dal momento che il materiale è quasi completamente prodotto in loco e il traffico prevalentemente interpoderale.

“Ovviamente – spiega Bellini – sono state fornite dai diversi enti delle prescrizioni, anche relative al funzionamento. La Provincia in effetti impone emissioni inferiori a quelle richieste dai limiti di legge. Mentre le emissioni odorigene saranno monitorate in maniera puntuale”.

Entro qualche settimana sarà predisposta l’autorizzazione: atto formale finale a seguito del quale la Fondazione potrà accantierare l’opera.

Contrariato il Comitato. “La delusione è grande – rimarcano –. Noi confermiamo la nostra posizione circa l’insalubrità di un impianto troppo vicino alle abitazioni. Non siamo soddisfatti né del parere ‘politico’ del sindaco, poiché dal punto di vista tecnico si sarebbe potuto obiettare che via Cantone, piuttosto malmessa, riceve già il traffico di Mirabello: i mezzi pesanti ce non possono entrare in paese e deviano sulla provinciale per raggiungere la Cispadana. Né è sufficiente l’operato dell’opposizione: praticamente assente. Intendiamo andare avanti: sabato saremo ad Altedo, e con noi Comitati di mezza Italia, per avere delle regole certe”.

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