L’avvocato Franco Romani, presidente della camera penale ferrarese, si è tolto la vita. Lo ha trovato ieri mattina alle 8 il figlio Mattia, anche lui diventato di recente avvocato, che lavora nello stesso studio del padre, in via Boccaleone a Ferrara. Il figlio si era alzato per andare al lavoro e si era affacciato alla camera dei genitori per chiamare il padre. La sua parte del letto era vuota.

In casa non c’era. La porta d’ingresso rimasta scoperta lo ha insospettito ed è andato in garage. Qui ha fatto la tragica scoperta. Franco Romani si era impiccato con una corda a un gancio del soffitto. In meno di mezzora sul posto sono arrivate le volanti e la scientifica della polizia, accompagnate dal pm di turno.

Il corpo è stato affidato alla medicina legale di Ferrara, che effettuerà l’esame autoptico di routine.

Questa mattina la notizia ha raggiunto i colleghi nelle aule semivuote del tribunale. Romani, 62 anni, era un professionista molto conosciuto nell’ambiente forense e non solo. Dopo una carriera da dirigente nel settore del commercio, Romani aveva intrapreso gli studi giuridici, laureandosi in giurisprudenza a Bologna nel ’91. Dopo l’esame di Stato ha proseguito la professione diventando anche avvocato cassazionista.

In qualità di presidente della camera penale ferrarese ha svolto una frenetica attività di sensibilizzazione delle tematiche legate a lotta alla mafia e alla legalità. Una di queste l’avrebbe visto protagonista in qualità di relatore il prossimo 13 gennaio.

Al momento i motivi del tragico gesto appaiono inspiegabili non solo a chi frequentava il suo stesso ambiente lavorativo, ma gli stessi famigliari. Non è stato rinvenuto infatti nessun segno, nessun biglietto o messaggio come ultima spiegazione.

Oltre alla legislazione, i suoi interessi vertevano su storia romana, musica classica, arte , archeologia e vela.