Quattro domande pubbliche a Marcella Zappaterra. Sono quelle che l’Italia dei Valori rivolge alla presidente della Provincia di Ferrara dopo il caso Fiorillo. Domande “alle quali – afferma Silvana Mura, segretario regionale del partito di Di Pietro – ci auguriamo voglia rispondere al più presto e con estrema chiarezza, anche perché se questo non accadrà, queste stesse domande si tradurranno in un’interpellanza che presenteremo in consiglio provinciale”.
Una “minaccia” – quella dell’interpellanza – che difficilmente farà tremare i polsi alla Zappaterra, accusata dalla parlamentare Idv di “aver voluto utilizzare in maniera strumentale il triste caso della morte per legionella verificatosi nell’ospedale Sant’Anna di Ferrara, per allontanare l’assessore Massimiliano Fiorillo, perché aveva chiesto di fare chiarezza, è quanto mai doveroso fare piena luce su una vicenda che ad oggi presenta diverse contraddizioni ed aspetti ancora poco chiari”.
Su quest’ultimo aspetto la presidente ha già chiarito su Estense.com che non ci sta a passare per “l’orco di questa storia”, spiegando come “al vice non sono state ritirate le deleghe per il caso legionella, anche se io penso che fosse il suo mestiere dover garantire sicurezza ai cittadini e non chiedere ai giornali o ad altri di farlo al posto suo”. L’estromissione dalla giunta è arrivata “perché nel suo ruolo – continua Zappaterra – non è mai diventato un punto di riferimento autorevole e più volte sono arrivate lamentele sul suo operato e siccome la responsabilità per il lavoro degli assessori la pago comunque io come presidente, ho ritenuto di dover fare la scelta più giusta (avocare a me le deleghe e far risparmiare soldi all’ente) anziché la più facile (far finta di niente ed evitare tutto il bailamme disinformato che si vede anche qui)”.
Tornando invece alle domande della Mura, l’’Idv chiede se la presidente è stata informata ufficialmente del caso di legionella da parte dei vertici sanitari del Sant’Anna e quando tale informazione è avvenuta e in quale forma. E, in caso affermativo, perché “non ha a sua volta informato l’assessore competente, né la giunta, né ha dato comunicazione pubblica che nell’ospedale Sant’Anna una donna è morta a causa di un’infezione da legionella”.
Silvana Mura nota poi una contraddizione nelle dichiarazioni della Zappaterra in risposta alla richiesta di chiarezza di Fiorillo. Al Carlino dichiarava infatti lo scorso 16 dicembre che “la Provincia è stata informata dell’accaduto, sia del ricovero della donna per legionella, sia del decesso”. “Come è possibile – ecco la terza domanda – dal momento che nelle note ufficiali diramate dal Sant’Anna e riportate sulla stampa il 20 dicembre si dichiara che i medici hanno avuto conferma dell’infezione di legionella solo il giorno stesso in cui la donna è morta?”.
In ultimo, “come giudica la presidente della Provincia la condotta tenuta dai vertici dell’ospedale Sant’Anna, alla luce del fatto che gli stessi non hanno ritenuto di informare i parenti sulla vera causa della morte della donna, e che gli stessi parenti hanno scoperto che la loro congiunta era morta a causa della legionella solo dagli articoli di stampa?”.
L’Idv resta ora in attesa delle risposte, ritenute “utili a chiarire quale è stata la reale condotta politico-istituzionale assunta dalla presidente della Provincia, che riveste anche il ruolo di presidente della conferenza territoriale sociale e sanitaria, in particolare in merito al modo in cui ha ritenuto di tutelare i cittadini da un batterio come quello della legionella che purtroppo a Ferrara non deve essere sottovalutato, come dimostrano soprattutto le notizie relative all’ospedale di Cona, nel quale come è stato ammesso proprio in consiglio provinciale, la legionella non è stata ancora debellata”.
Dal piano politico, poi, Silvana Mura si sposta su un altro fronte, quello giudiziario. Quersto dal momento che “le risposte potrebbero fornire anche elementi utili all’inchiesta che la magistratura ha aperto ed è in corso, oppure produrre elementi per eventuali nuovi esposti. Staremo a vedere se chi ha voluto recitare il ruolo della “Bulla” del Castello, dimostrerà la stessa spavalderia nel fare chiarezza una volta per tutte nell’interesse dei cittadini o se con il suo silenzio preferirà vestire i panni della Burla del Castello”.