Cronaca
14 Dicembre 2011
Morta una donna ricoverata nel reparto di Nefrologia. Verifiche Arpa

Legionella anche al Sant’Anna

di Marco Zavagli | 2 min

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Dopo Cona, anche al S. Anna ci sarebbe la Legionella. Lo afferma il blog Osservatorio Cosapubblica (http://osservatoriocosapubblica.wordpress.com/) in una mail inviata alle redazioni. “È infatti in corso in queste ore un’indagine epidemiologica con monitoraggio riferito ad un caso di malattia infettiva – legionellosi, che avrebbe colpito una paziente già ricoverata nel reparto di Nefrologia. La donna è morta”. Così scrive chi firma il post con lo pseudonimo di Mariangela Fittizio.

Il decesso dell’anziana, 71 anni, è avvenuto lo scorso 7 ottobre. La paziente era stata trasferita lo scorso 26 agosto al Sant’Anna dopo il primo ricovero avvenuto al Santissima Annunziata di Cento.

Una ‘fonte’ che, a giudicare dai suoi “precedenti” (come aver dato con un anticipo di quasi un mese le notizie sull’acqua inquinata a Cona, aver previsto il doppio flop del trasloco, aver preannunciano le numerose critiche della commissione sanitaria dell’Asl), appare decisamente ben informata. Probabilmente un professionista che lavora all’interno della stessa azienda ospedaliera.

E infatti questa mattina è arrivata la conferma dell’indiscrezione direttamente da corso Giovecca.

Secondo l’Osservatorio Cosapubblica Arpa avrebbe già effettuato i campionamenti dell’acqua e il direttore del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Ferrara “ha doverosamente già richiesto una relazione alla competente direzione dell’azienda ospedaliera, per conoscere quali interventi ambientali siano stati effettuati, con quali risultanze, e con richiesta dei connessi referti analitici che dimostrino le necessarie condizioni di sicurezza per operatori e pazienti”.

“In questi anni – si chiede Mariangela Fittizio – al S. Anna, sono state fatte quelle azioni di controllo, prevenzione e investimento tipiche di un ospedale? Deve essere chiaro a tutti che la fretta di traslocare a Cona non poteva e non può esimere nessuno dal garantire che, fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata di vita dell’Arcispedale S. Anna, i cittadini hanno il diritto di essere ricoverati in un ospedale, che in quanto tale, non può essere trascurato solo perché ce ne sarebbe un altro che non si sa quando aprirà, ma che sicuramente sarebbe azzardato dire ‘ne prenderà il posto’”.

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