Cronaca
6 Dicembre 2011
Cinque persone in carcere. Le manette sono scattate anche a Lagosanto e Massa Fiscaglia

Arrestati per riciclaggio di macchinari

di Redazione | 2 min

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Sono stati arrestati ieri dalla Squadra Mobile di Ferrara in esecuzione di un fermo disposto dalla procura di Massa Carrara per i reati di ricettazione e riciclaggio, riguardanti nella fattispecie macchinari per la manutenzione stradale, detti “frantoi”, che venivano rubati e poi rivenduti in Paesi europei ed extraeuropei con documenti falsi. In carcere sono finiti Michele D’Apote, 37 anni, un imprenditore pugliese residente a Lagosanto, e il cugino Michele Rocco Savella, 29enne residente in provincia di Foggia, rintracciato a Massa Fiscaglia.

Altri due fermi, sempre ieri, sono statui eseguiti a Carrara e a Sala Consilina, rispettivamente a carico di Pier Giorgio Pedroni e di Fabio De Pieri, mentre la ‘mente’ del gruppo, Giuseppe Cardinale detto “Peppino” era finito in carcere già lo scorso agosto.

Le indagini, partite dal commissariato di Massa Carrara, hanno avuto sviluppo dopo il furto di un “frantoio” (avvenuto il 6 gennaio in un cantiere di Carrara) del valore di 300mila euro. Il pesante macchinario (circa 340 quintali) era stato caricato dopo il furto su un autoarticolato e trasportato a Genova e, da qui, imbarcato per il Marocco. Il “frantoio” in questione non è stato più ritrovato, ma un secondo “frantoio” rubato un mese dopo a Guastalla (un altro macchinario simile del valore di 200mila euro) è stato invece recuperato dopo un inseguimento lungo l’autostrada del Brennero che ha permesso di fermare, proprio prima del confine austriaco, l’autoarticolato (anch’esso rubato) che lo stava trasportando.

Michele D'Apote e Michele Rocco Savella

Con l’arresto di agosto e l’avvio delle indagini che hanno portato al recupero di uno dei due “frantoi” rubati, si è arrivati a individuare le quattro persone finite ieri in carcere. Si tratta di persone incensurate che ora dovranno rispondere di gravi reati.

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