Salve,
devo cambiare i pavimenti in una casa al mare e non volevo spendere molto visto che la usiamo sporadicamente e solo d’estate. Mi piaceva molto l’idea di utilizzare un parquet ma i prezzi sono elevati e non posso spendere tanto in questo momento.
Ho visto alcuni laminati a buon mercato ma non mi so orientare e soprattutto non so se sia la soluzione più adatta a questo tipo di utilizzo (acqua, sale, sabbia, ecc…) non conoscendo bene il tipo di materiale usate nei pannelli. Gradirei avere un vostro consiglio al riguardo dai vostri architetti. Grazie!
Giulia (Rovigo)
Gentile Giulia,
vediamo prima di tutto di fare chiarezza sull’universo “pavimento laminato”.
Come già saprà il laminato è ottenuto mediante la pressofusione di differenti strati di materiali. La parte centrale, la più visibile e riconoscibile, è costituita da un pannello di fibre di legno e leganti resinosi, detto HDF (Higt Density Fibreboard), sulla cui parte superiore viene pressofusa una struttura decorativa ad alta definizione ottica, composta da una speciale carta stampata riproducente il decoro (molto spesso un parquet). Sulla parte superiore viene poi generalmente applicata una pellicola, detta Overlay molto resistente, la quale garantisce una adeguata protezione all’abrasione e al calpestio senza alterare i colori.
A mio modo di vedere il laminato non sostituisce però il parquet, che rimane insuperabile per le caratteristiche di naturalezza e comfort, ma come differente soluzione rispetto alla ceramica o alla moquette. In questa sede per ovvi motivi non posso citare i nomi delle aziende dalle quale mi è capitato di fornirmi per alcuni lavori, tuttavia le posso assicurare che il panorama è decisamente variegato e tra produttore e produttore vi è una certa differenza.
Qualche consiglio a prescindere dal produttore: generalmente se correttamente installato in quanto a scelta del prodotto e in a quanto a posa in opera, il pavimento in laminato non presenta svantaggi significativi, tuttavia un limite può essere la sua leggera rumorosità al calpestio per questo mi permetto di suggerirle l’utilizzo di un materassino fono isolante su cui posare il tavolato (da molte aziende già compreso nella fornitura). Un ulteriore problema ormai superato è lo spiacevole fenomeno della “scossa”, o più correttamente della scarica elettrostatica che si ha quando il materiale scarica il “potenziale” accumulato toccando una massa metallica. Con i nuovi pannelli antistatici può tranquillamente fare giocare i suoi bambini sul pavimento senza problemi (per questo si assicuri di trovare la dicitura “trattamento antistatico” nella scheda tecnica).
Per quanto riguarda il suo caso specifico mi preme di ricordarle che, nonostante i problemi di umidità vissuti dai primi laminati siano ora quasi del tutto eliminati dalla presenza di pannelli idrofughi, i ristagni prolungati di acqua potranno causare deformazioni difficilmente riparabili e la potrebbero costringere a sostituire parte del pavimento (generalmente si ha un effetto rigonfiamento che con il tempo forma un leggero gradino nel pavimento il quale fa si che lo strato superficiale per abrasione venga lentamente asportato). Dunque attenzione al mare, evitare di lasciare costumi bagnati sul pavimento o stendi panni a sgocciolare sullo stesso. Per questo motivo le sconsiglio fortemente l’suo del laminato in bagno e ambienti umidi come lavanderie. Anche per questo il pavimento laminato va lavato solo attraverso I’utilizzo di un panno inumidito con un detergente neutro diluito in acqua ed il passaggio dell’aspirapolvere. Questo le sarà sufficiente a mantenere perfettamente pulito il suo pavimento.
Per quanto riguarda invece un altro elemento che la preoccupa, la sabbia, su questo non deve temere perché la resistenza all’abrasione ed al calpestio viene regolamentata, nell’ambito internazionale, dalla Normativa Europea 13329 la quale descrive, in maniera molto comprensiva il rispettivo grado di resistenza all’abrasione (classi AC1-AC2-AC3-AC4-AC5). Generalmente per uso residenziale si consigliano le classi di resistenza all’abrasione da AC1 a AC3. Io nei miei interventi utilizzo invece classi dalla AC4 alla AC5 (uso commerciale) perché con una spese leggermente superiore mi garantisco maggiore resistenza a prova di trasloco o bambino! Per quanto riguarda la posa in opera le posso dire che è possibile anche posare il pavimento senza utilizzare un posatore professionista ma a patto di essere dotati di buona manualità e un briciolo di esperienza. Se infatti l’incastro maschio femmina è di banale comprensione, il saper lasciare il giusto “gap” tra pavimento e pareti laterali per consentire le (anche elevate) dilatazioni stagionali e fondamentale.
Arch. Luca Rossato Ferrara
lucarossato@libero.it
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