Cronaca
7 Novembre 2011
Finanza e Municipale sequestrano tre appartamenti occupati da nigeriani irregolari. I controlli saranno ripetuti con precisione 'chirurgica'

Guerra ad ‘affitto selvaggio’ al grattacielo

di Mauro Alvoni | 3 min

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E’ un vero e proprio business quello dell’affitto selvaggio di appartamenti al grattacielo da parte di proprietari senza scrupoli. La Guardia di Finanza, in collaborazione con la Polizia Municipale, ha però dichiarato guerra a un fenomeno che sembra stia nuovamente degenerando. Prova ne è il fatto che la prima operazione compiuta in questi giorni ha portato ad avviare le procedure di sequestro e confisca di tre alloggi sui tre controllati, tutti occupati da nigeriani risultati irregolari sul territorio italiano e quindi, con la collaborazione dell’Ufficio Stranieri della Questura, successivamente muniti di decreto di espulsione. Controlli che sono solo all’inizio e avverranno quasi settimanalmente e senza preavviso, con il chiaro intento di mettere fine a una pratica che sta ‘guastando’ la tranquillità della zona.

Un business, si diceva, dato che – come commentato dal comandante della Guardia di Finanza di Ferrara, Fulvio Bernabei – capita che negli alloggi del grattacielo per un posto letto si riscuota 100-150 euro e che in uno stesso appartamento si trovino anche 10-15 persone, spesso tutti clandestini senza regolare contratto di locazione. Fra loro non di rado si annidano spacciatori ed è proprio tenendo d’occhio i movimenti dei pusher che le forze dell’ordine hanno intuito che si stavano di nuovo stabilendo nell’edificio più alto di Ferrara.

Presenze dalle quali il grattacielo venne ‘ripulito’ nel 2007, quando non era ancora la componente nigeriana a controllare il traffico di stupefacenti nell’area. Uno scacco alla criminalità che all’epoca, dopo continue incursioni e operazioni sul territorio da parte di tutte le forze dell’0rdine, riportò a una situazione di normalità l’intera zona. “Una situazione – ha detto Bernabei – che ha tenuto per due o tre anni, mentre ora si sta assistendo a una progressiva corrosione dello stato di normalità soprattutto per la presenza della componente nigeriana”, che dopo il c0lpo inferto quattro anni fa all’organizzazione nordafricana si è lentamente sostituita, iniziando con lo spaccio di cocaina, quindi di eroina, hashish e marijuana. Mentre in precedenza i nigeriani si spostavano, prevalentemente in bicicletta, dal vicino Veneto (in particolare da Santa Maria Maddalena) per raggiungere il grattacielo e le aree limitrofe (stazione, via Battisti e piazzale Castellina), ultimamente questi trasferimenti si erano diradati, come pure gli orari dello spaccio si erano spostati a notte fonda e nelle prime ore del mattino. Se ne è dedotto quindi che i nigeriani avessero preso alloggio direttamente nelle due torri di via Costituzione.

Ecco perché, suddivisi in tre gruppi, gli uomini delle Fiamme Gialle e gli agenti della Municipale, sollecitati dal prefetto Provvidenza Raimondo, si sono presentati nella primissima mattinata davanti ad altrettanti appartamenti del grattacielo occupati da cittadini nigeriani e, senza troppi indugi, si sono fatti aprire le porte d’ingresso. E’ iniziata così, la scorsa settimana, la prima giornata di accertamenti delle locazioni immobiliari ‘selvagge’. Ad essere scelti per questa prima tornata di controllil sono stati tre appartamenti di proprietà di benestanti cittadini ferraresi nei quali era stato notato un continuo via vai di stranieri, alcuni dei quali erano soliti stazionare fino a tarda notte nei sottostanti giardini o girare continuamente in bicicletta nella zona.

In tutti gli appartamenti sono state riscontrate gravi violazioni alle norme sulla locazione, sulla sublocazione, nonché agli obblighi di comunicazione della ospitalità degli stranieri. Durante i controlli quattro cittadini nigeriani sono risultati essere clandestini ed è scattata l’espulsione. Nell’ambito del progetto “Ferrara Sicura” si procederà periodicamente con nuovi controlli per tutto l’inverno. I proprietari di immobili al grattacielo sono dunque avvertiti: in casi come questi, oltre al sequestro e confisca dell’appartamento, si rischiano sanzioni da 20 a 30mila euro.

“Faremo interventi ‘chirurgici’ – avverte Bernabei – grazie anche alla collaborazione interforze. E andremo inoltre a controllare tutta la fiscalità dei proprietari, quindi le sanzioni potrebbero essere di diversa natura. Agiremo senza indugi e non andremo troppo per il sottile. Ci sono già altre situazioni che abbiamo monitorato e che saranno oggetto delle prossime operazioni”.

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