Ritrovata a Ferrara la donna scomparsa da Ro Ferrarese
Nella notte tra giovedì 5 e venerdì 6 giugno, Stefania Pavani, la donna di 49 anni scomparsa dalla sua abitazione a Ro Ferrarese, è stata ritrovata a Ferrara
Nella notte tra giovedì 5 e venerdì 6 giugno, Stefania Pavani, la donna di 49 anni scomparsa dalla sua abitazione a Ro Ferrarese, è stata ritrovata a Ferrara
Avrebbe assoldato tre uomini per terrorizzare con alcuni atti vandalici una coppia di coniugi di Cento, con l'obiettivo di intimorirli e spingerli a cedergli a un prezzo fortemente ribassato - 190mila euro invece degli iniziali 270mila - un immobile di loro proprietà in provincia di Ferrara, dove abitava fino allo sfratto
Il pm Flavio Lazzarini della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna ha chiesto un anno e mezzo e un anno di condanna rispettivamente per un'imprenditrice ferrarese di 76 anni e la propria dipendente 48enne, finite a processo con l'accusa di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti
Arriva una condanna pesante per Gabriele Moccia, il 43enne ferrarese - che per circa un anno - aveva occupato la casa di un 46enne, seguito dai servizi poiché affetto da un disturbo schizoaffettivo, approfittando del loro rapporto di amicizia per renderlo proprio schiavo
Per cinque anni è stata in silenzio. Poi, prima con lo psicologo scolastico e poi con la madre, ha trovato il coraggio di parlare e raccontare quello che sarebbe stata costretta a subire da un amico di famiglia, che l'avrebbe palpeggiata mentre erano stati lasciati soli
La sperimentazione del prof. Paolo Zamboni (responsabile del Centro malattie vascolari, Università di Ferrara) partirà a metà novembre. E’ quello che è emerso dalla conferenza stampa di ieri a Bologna, organizzata dall’Associazione Ccsvi nella Sclerosi Multipla. Lo ha annunciato il direttore generale dell’azienda ospedaliera Universitaria S. Anna di Ferrara Gabriele Rinaldi, sottolineando che l’avvio dello studio non è in discussione: “Se qualcuno pensa di fare ostruzionismo – ha detto – è troppo tardi”.
“La sperimentazione avrebbe dovuto partire a luglio scorso, ma – ha sottolineato Rinaldi – dovevano essere completate le ultime procedure per l’acquisizione delle tecnologie e delle strumentazioni a supporto dello studio, inoltre sono stati fatti ulteriori e rigorosi controlli su tutta la parte normativa: l’unica garanzia per evitare che qualcuno possa invalidare la sperimentazione”.
Lo studio partirà dal S. Anna di Ferrara e dal Bellaria di Bologna e coinvolgerà man mano più di 10 centri distribuiti su tutta la penisola. Ogni centro potrà reclutare 60 persone per un totale di 650 pazienti. Il costo medio di ogni paziente sarà di 3.500 euro. I risultati dello studio si avranno tra circa due anni. Brave Dreams è l’unica sperimentazione che attualmente risponde a tutti i requisiti richiesti dalla comunità scientifica internazionale.
“In un momento in cui le risorse economiche scarseggiano, – ha dichiarato Paolo Zamboni – è davvero straordinario che i cittadini si paghino la ricerca in modo del tutto autonomo”.
Fabio Roversi Monaco, presidente della Fondazione Hilarescere ha invitato l’associazione a continuare a sostenere un progetto così importante, avendo già dimostrato in così poco tempo di avere una grande forza di reazione.
“La voglia di verità – sottolinea Fabrizio Salvi, (responsabile del Centro Il BeNe – Bellaria Neuroscienze, Bologna), da sempre a fianco di Zamboni in questa ricerca – è ciò che mi ha fatto andare avanti in questo percorso molto difficoltoso. Adesso vedo un orizzonte sereno. Avremo risultati e prove che saranno un vero segnale di verità”.
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