“Invito a Palazzo”: è il titolo dell’iniziativa che consentirà a molti cittadini di tutta la regione di visitare domani, sabato 1 ottobre, la parte storico-artistica di Palazzo Rusconi, sede della Cassa di Risparmio di Cento.
La “giornata speciale” è stata promossa dall’Associazione bancaria italiana allo scopo di valorizzare veri e propri monumenti non sempre fruibili al pubblico. A questa decima edizione, che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, hanno aderito oltre 50 banche per un totale di cento palazzi in tutta Italia.
La Cassa centese, che partecipa al ristretto Comitato organizzatore nazionale, ha predisposto cinque visite guidate (solo su prenotazione: tel. 051-6833236): la mattina (ore 10 e 11,30) e il pomeriggio (alle 15,30 – 17 e 18,15). Sarà così possibile ammirare non solo alcune sale originali e suggestive ma anche la collezione d’arte che comprende quadri di Guercino e Bonzagni.
La CR Cento ha restaurato alcuni ambienti del palazzo che risale alla seconda metà del XVIII secolo e che prende nome dal marchese Rusconi, secondo proprietario dell’immobile. Il palazzo venne infatti costruito dal capitano Giovanni Tavecchi che lo cedette poco dopo. Nel 1878 l’immobile passò alla CR Cento che però fin dal 27 marzo 1859 (data di inizio dell’attività dell’istituto di credito) vi aveva aperto gli sportelli al piano terra.
Una nota di curiosità è rappresentata dal fatto che durante una breve sosta a Cento con le sue truppe, l’ex re di Napoli Gioacchino Murat vi fu ospitato il 5 aprile 1815 dal marchese Domenico Rusconi. All’altezza della prima rampa dello scalone d’onore lo stesso nobile fece apporre una grande lapide per ricordare ai posteri che nel 1815, per decisione del Congresso di Vienna, anche le province di Bologna e di Ferrara erano state restituite alla Santa Sede.
Il palazzo, “di nobile ispirazione”, fu costruito su progetto dell’architetto centese Pietro Alberto Cavalieri, anche autore della pregevole ex chiesa di San Lorenzo (oggi sede di frequenti esposizioni) e dell’elegante campanile di San Biagio su cui salì Goethe nel bel mezzo del suo viaggio in Italia trovando ispirazione per descrivere la città di Cento e il suo territorio.
Il “pezzo forte” del palazzo è costituito dal prestigioso salone di rappresentanza che per decenni ospitò gli uffici della banca e l’esattoria. In tempi più recenti ha assunto la doppia funzione di sede delle assembleee dei soci della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, e di incontri e pubbliche iniziative promosse da Banca e Fondazione.
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