Eventi e cultura
29 Settembre 2011
Tutto pronto per la quinta edizione di Internazionale a Ferrara

Tre giorni di villaggio globale

di Marco Zavagli | 4 min

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Tre giorni con 169 ospiti di rilevanza mondiale,  provenienti da 29 paesi sparsi in 4 continenti. 40 testate giornalistiche presenti per tre giorni e 74 incontri con 37 eventi collaterali. Oltre a uno spettacolo teatrale creato appositamente per l’evento, un concerto di Jovanotti e decine di migliaia di visitatori attesi in città.

Nulla di nuovo. È Internazionale a Ferrara, che “nell’anno delle rivoluzioni per questa sua quinta edizione non fa nessuna rivoluzione e consolida invece un programma che funziona”, come spiega in sede di presentazione la vicedirettrice della rivista omonima, Chiara Nielsen.

Il festival del giornalismo mondiale si apre venerdì 30 settembre alle 10.30 di mattina con il premio dedicato alla giornalista-martire russa Anna Politkovskaja, che verrà assegnato a Hossam el Hamalawy, giornalista e blogger egiziano la cui voce telematica è risultata fondamentale alla rivolta del suo popolo.

E gran parte dell’edizione 2011 sarà dedicata alla Primavera araba, “un evento – commenta l’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti – che potrebbe avere per il futuro l’effetto dirompente che ha avuto la caduta del Muro di Berlino”. Sempre Mezzetti ricorda come “ogni anno in Italia si tengono circa mille festival; di questi una buona parte, 187 per la precisione, in Emilia Romagna. Internazionale è una unicità e Ferrara si caratterizza sempre più per l’eccellenza dei suoi eventi”.

“Internazionale a Ferrara è sempre più Internazionale con Ferrara”, interviene il sindaco Tiziano Tagliani, per spiegare come “la città si arricchisce in occasione di questi tre giorni di nuove iniziative collaterali e spazi ulteriori per ospitare eventi grandi e piccoli: una risposta molto positiva a una manifestazione che ci proietta in una dimensione di villaggio globale”.

Una dimensione in cui hanno una parte importante i giovani, quantomeno a livello di pubblico. E sulle nuove generazioni spende una parola la presidente Marcella Zappaterra. Per rimarcare come “la loro grande partecipazione testimonia una volontà di fermarsi e riflettere alla quale come amministrazione non siamo indifferenti”. E infatti la Provincia conferma per il secondo anno consecutivo il proprio contributo economico all’evento, con 20 mila euro (sono 95mila quelli stanziati dal Comune e 10mila quelli dalla Regione).

A parte i costi, “ridotti grazie a numerosi partner e sponsor che hanno voluto contribuire”, precisa Massimo Maisto, assessore comunale alla cultura, ci sono anche altri numeri. Primi tra tutti quelli delle presenze, aumentate in maniera esponenziale in questi 5 anni: dalle 17mila presenze del 2007 alle 51mila dell’anno scorso.

Infine la programmazione, tanto ricca da creare imbarazzo di scelta. Il calendario è scaricabile sul sito della manifestazione (vai alla pagina http://www.internazionale.it/festival/programma/). Per una breve panoramica sarà sufficiente ricordare alcune voci della primavera araba: Ziad Majed, attivista politico della sinistra libanese e gli egiziani Issandr el Amrani, fondatore di The Arabist, e Hossam el Hamalawy, autore del blog Arabawy. E poi i nuovi femminismi, con la filosofa Michela Marzano, la scrittrice spagnola Beatriz Preciado e la giornalista britannica Natasha Walter.

I grandi nomi della cultura e del giornalismo si confrontano sui temi principali dell’attualità: l’atteso incontro tra l’intellettuale britannico John Berger e la scrittrice e attivista indiana Arundhati Roy; Al Qaeda dopo la morte di Bin Laden con il giornalista britannico Jason Burke; le imminenti elezioni in Argentina con Horacio Verbitsky; la Russia di Putin con la reporter di Novaja Gazeta Yulia Latynina; il reportage di guerra dell’inviata del New York Times Elizabeth Rubin; lavoro e precariato con il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

E poi il dibattito sui social network con Evgeny Morozov, autore di The Net Delusion, e Bruno Giussani, direttore europeo di TED. Per la prima volta a Ferrara approdano le TED Conference. Continua anche l’impegno di Internazionale per un festival a impatto zero. Di politiche ambientali si parla con il direttore di Greenpeace International Kumi Naidoo.

Non mancheranno i grandi spettacoli serali. Il concerto in piazza di world music dei maliani Amadou e Mariam e l’atteso dj-set di Jovanotti. Direttamente da Venezia, il film rivelazione L’ultimo Terrestre di Gianni Gipi Pacinotti e il documentario Black bloc di Carlo A. Bachschmidt, la performance teatrale I giorni di Genova e la rassegna di documentari inediti di Mondovisioni.

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