Cronaca
13 Agosto 2011
Tentano un furto, non si fermano all'alt, speronano la gazzella e fuggono. Nei guai quattro giovani

Fuga su auto rubata, un minore nella gang

di Redazione | 4 min

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Un'immagine del tentato furto tratta dalle registrazioni della videosorveglianza

Ben organizzati e per nulla sprovveduti, nonostante la giovane età. C’è anche un minore tra i quattro ragazzi fermati nel corso dell’indagine soprannominata ‘Magnum’, condotta in città nelle ultime settimane dai militari di via Carmine della Sala.

Tentato furto aggravato, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale in concorso, queste, a vario titolo, le accuse per le quali, lo scorso 24 giugno, i militari hanno chiesto e ottenuto qualche settimana più tardi, l’applicazione di misure di custodia cautelare. A presentarne richiesta, i pm Angela Scorza del Foro di Ferrara e Antonietta Di Taranto della Procura dei Minori di Bologna, rispettivamente davanti ai gip Piera Tassoni e Anna Filocamo, per il minorenne.

Tutto ha avuto inizio lo scorso 29 aprile, verso le 3.30 della notte, quando un equipaggio del nucleo radiomobile nota una Ford Escort Sw, di colore scuro, sopraggiungere da via Darsena verso l’incrocio con via IV novembre. A bordo, i militari notano quattro ragazzi dall’atteggiamento sospetto: i passeggeri guardano insistentemente i militari, mentre il conducente preme improvvisamente sull’acceleratore.

Il materiale ritrovato in possesso dei quattro ragazzi

Chiara l’intenzione di darsi alla fuga: i militari comunicano alla centrale il numero di targa dell’auto e si mettono all’inseguimento della Ford. L’auto risulta rubata a Ferrara appena tre giorni prima. La gazzella la raggiunge in pochi minuti in corso Piave. Intima l’alt, invano: la Ford prosegue la fuga imboccando viale Po, prosegue a velocità folle in via Oroboni e, ad un nuovo tentativo di blocco da parte della pattuglia, quest’ultima viene speronata nella parte anteriore. L’impatto è violento e due militari riportano lesioni, fortunatamente non gravi. Ma ciò serve a bloccare definitivamente l’auto della gang. Tre dei ragazzi – poi identificati in O.P.L., rumeno dell’89, alla guida dell’auto, C.R.C., rumeno del ’91, e B.R., ferrarese del ’95, tutti già noti alle forze dell’ordine – scendono e si allontanano rapidamente di corsa: un quarto – D.A., bielorusso dell’89, anche lui già noto ai militari – intraprende invece una breve colluttazione con un militare, fino all’arresto per resistenza, in flagranza di reato. Intanto gli altri si sono dileguati. Scattano le indagini, si incrociano elementi. Emerge che i quattro avevano appena tentato di forzare la porta di ingresso della sala-giochi “Magnum Games” – da qui il nome dell’indagine -, presso il centro commerciale Darsena City. Un locale nei pressi del quale lavorava uno dei due giovani rumeni, come pizzaiolo. Era scattato l’allarme e la banda aveva pertanto abbandonato l’impresa, lasciando però, a sua insaputa, un “video ricordo” presso il circuito di videosorveglianza dei locali del centro. Sulla macchina, inoltre, i militari ritrovano numerosi strumenti atti allo scasso – da grimaldelli a torce elettriche – e capi destinati al travisamento, come passamontagna confezionati artigianalmente. Diverse le testimonianze raccolte, che permettono di ricostruire un quadro più preciso dell’attività dei quattro. “Un dato, quest’ultimo – rileva la tenente Emanuela Cappa -, che va a rafforzare l’ipotesi che i quattro possano essere gli autori anche di altri furti ai danni di sale giochi, consumati nei mesi scorsi. Fenomeni delinquenziali, questi, che destano allarme sociale ma che possono essere arginati grazie alla nostra costante attività, coordinata con altri servizi delle forze dell’ordine, e soprattutto ottimizzando le risorse a nostra disposizione, se coniugati alla collaborazione della cittadinanza”.

Un momento della conferenza stampa: da sinistra, il luogotenente Antonio Muzi, il comandante colonnello Antonio Labianco e il tenente Emanuela Cappa

Ora il minore è stato associato alla comunità ministeriale di Bologna dallo scorso 8 luglio. Gli altri ragazzi si trovano invece presso il carcere di Ferrara: per D.A., l’arresto è scattato in flagranza, mentre per C.R.C. l’ordine di custodia cautelare è stato eseguito lo scorso 8 luglio e per O.P.L. l’8 agosto.

Un appello alla cittadinanza è stato lanciato anche dal comandante, il colonnello Antonio LaBianco, che ha fatto il punto delle ultime operazioni svolte nelle zone “a rischio”, come il grattacielo, fino al litorale: “In vista del weekend di Ferragosto contribuiremo ad intensificare i controlli per la sicurezza dei residenti e dei turisti, ma non solo. Particolare attenzione sarà prestata per quanto riguarda la viabilità delle strade e sul fronte dell’abusivismo commerciale, in stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine. Perseguiamo l’obiettivo di arginare un fenomeno complesso, in cui la domanda si incontra con l’offerta. Pertanto intendiamo colpire i canali di approvvigionamento dei venditori abusivi, per evitare lo sfruttamento dei venditori e dei produttori, fino a intercettare chi sta dentro a tale organizzazione. Per raggiungere questo scopo – ha fatto presente il comandante – nonostante le risorse e i mezzi non manchino, il territorio è ampio: ribadiamo perciò ai cittadini di richiedere i nostri interventi al 112, in modo da risolvere i casi in tempi contenuti e garantire loro la maggiore tranquillità possibile”.

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