Riva del Po
29 Luglio 2011
Taglio del nastro per il nuovo stabilimento della multinazionale

Berra in festa per la MI Swaco

di Redazione | 2 min

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Berra. Una inaugurazione è sempre una festa. Se poi arriva a riportare attività in uno stabilimento come quello che fino ad un anno fa ospitava un’attività chiusa (la Dora Acciai di Serravalle) la soddisfazione è doppia. E tanti erano i sorrisi, da parte di tutti. Ad inaugurare l’attività produttiva è la MI Swaco, emanazione di una multinazionale con sede ad Houston che si occupa di costruire macchinari per la perforazione dei pozzi petroliferi, con un fatturato annuo capace di fare arrossire il Pil di molti paesi europei. L’azienda è già presente nella zona (lavora a Berra , con una partecipazione alla Mantovani e Vicentini ed a Santa Maria Maddalena nel Rodigino). Grazie ad un contratto di appalto con la TF Inox ha potuto riassorbire 6 ex dipendenti di Dora Acciai, un altro è stato assunto direttamente dalla MI Swaco. L’organico, in via di completamento, porterà all’assunzione di una quindicina di dipendenti con profili professionali di altissimo valore. Già il prossimo mese ci dovrebbe essere l’assunzione di otto persone, la metà dei quali tecnici di alto livello.

Al taglio del nastro erano presenti, oltre al sindaco di Berra, Eric Zaghini, per la società Luca e Leonardo Vicentini,e tre alti dirigenti: Brenda Beers Reineke, vice presidente, Dave Sorter, responsabile globale della produzione ,Albert Valraven, responsabile business line e numerosi dipendenti della società. Dopo il taglio del nastro, Leonardo Vicentini ha condotto gli ospiti in un breve giro dello stabilimento, già perfettamente riorganizzato.

Un soddisfattissimo sindaco Zaghini non si è fatto pregare ed ha commentato: «Certe azioni, e questa inaugurazione è una di esse, scaldano veramente il cuore. Non solo si allarga la base del tessuto economico, ma lo si fa con un’attività che avrà bisogno anche di mano d’opera qualificatissima, e quindi è stato importante mettere questi imprenditori in condizione di aprire proprio qui e non in una qualsiasi altra parte del mondo, riassorbendo forza lavoro ed assumendo quadri di alto livello intellettuale. In più va sottolineato come l’esame delle pratiche per poter aprire proprio qui sia stato di molto agevolato dall’esame da parte della Unione Terre e Fiumi, che ha velocizzato molto l’iter e reso possibili in tempi brevi le varianti necessarie».

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