Economia e Lavoro
26 Luglio 2011
Il coordinamento dei precari di Ferrara rifiuta la pre-intesa sul Ccn

Il modello Marchionne applicato alla scuola

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Comacchio accende l’estate con 94 eventi sulla costa

Sono 94 gli appuntamenti in programma per l’Estate 2025  del “Summer experience” presentato martedì 27 maggio nei locali dell’Antica Pescheria di Comacchio. Un nutrito calendario di spettacoli che animeranno la nuova stagione turistica della Città di Comacchio e che toccheranno tutti i 27 chilometri della costa

Sale sull’impalcatura e cade. Muore 71enne

Tragedia sul lavoro a Lido delle Nazioni, dove - nel pomeriggio di martedì 27 maggio - Agostino Scavo, un uomo di 71 anni nato a Termini Imerese, in provincia di Palermo, è morto dopo essere salito su un'impalcatura all'interno di un cantiere per la ristrutturazione di una villetta privata

Nella foto, da sinistra: Tommaso Cibinetto e Roberto Felloni

Quasi una ventina di persone ha partecipato ieri pomeriggio all’assemblea promossa dal Comitato precari della scuola presso la Camera del Lavoro. Motivo della convocazione è la riunione del direttivo nazionale Flc (Federazione lavoratori della conoscenza) fissata per oggi a Roma, la quale dovrà pronunciarsi sull’ipotesi di accordo per il Contratto collettivo nazionale. Questa ipotesi, una pre-intesa dunque, è stata siglata martedì 19 da tutti gli altri sindacati, tra cui Cisl e Uil, ma non dalla Cgil. Il segretario nazionale Domenico Pantaleo ha infatti voluto ascoltare prima la sua categoria, nonché il comitato, che ha rispetto a quest’ultima una certa autonomia.

“Ovviamente l’accordo più importante degli ultimi tre anni arriva a fine luglio” ha commentato sarcastico in apertura Roberto Felloni, membro tanto del comitato quanto della segretaria provinciale Flc. È seguita l’illustrazione tecnica del testo: una conseguenza del decreto sviluppo, che prevede un piano triennale di assunzioni, le quali devono però essere sostenute economicamente da una rimodulazione dei salari.

Attualmente lo stipendio dei docenti dipende in gran parte dall’anzianità di servizio: da 0 a 2 anni si rientra in una fascia, da 3 a 8 in un’altra (cui corrisponde un salario più elevato), da 9 a 18 in un’altra ancora, e così via. Il testo firmato dagli altri sindacati prevede che per gli insegnanti immessi in ruolo dall’1 settembre prossimo, e solo per loro, non esista più il secondo scaglione, quello dai 3 agli 8 anni di servizio. Dopo tre anni di lavoro niente aumento dunque: lo stipendio rimane lo stesso fino al nono anno. Questo ha effetti anche sui contributi previdenziali e sul Tfr, che sono calcolati in percentuale sul reddito lordo.

Alla spiegazione tecnica è seguita un’analisi politica di Felloni: “nella pre-intesa si sono “dimenticati” di indicare il numero e l’arco temporale delle immissioni. Nel prossimo triennio, i posti vacanti saranno infatti 130mila, di cui 67 mila l’anno prossimo: questi ultimi saranno tutti coperti da immissioni in ruolo? E lo saranno da subito?”.

Più in generale, la convinzione è che il Governo “voglia da noi una cosa certa, i soldi, in cambio di qualcosa di incerto”. È il “modello Marchionne applicato alla scuola: diritti in cambio del contratto”. C’è la sensazione di essere su un piano inclinato, per cui “se accettiamo questo, dopo sarà sempre peggio”, e si creerà pure una “bigamia contrattuale, ossia lavoratori con la stessa mansione e la stessa anzianità avranno due salari differenti”, a seconda di quando sono entrati in ruolo.

I coordinamenti dei precari si sono dimostrati compatti nel rifiutare la proposta: quello ferrarese l’ha bocciata all’unanimità, quello regionale a larghissima maggioranza (8 a 1), quello nazionale pure all’unanimità. Si prevedono invece “divergenze” nel direttivo di oggi, cui parteciperanno anche i segretari provinciali e regionali della categoria. Chiara ovviamente la divergenza con le altre sigle, definite “filogovernative” da Felloni nel rispondere alla domanda di una precaria sul perché le altre firmano sempre e la Cgil mai.

Prima del voto, Tommaso Cibinetto, sempre del Comitato, ha valutato positivamente il primo anno di vita di questa organizzazione, nata solo nell’ottobre scorso, un anno “trascorso sul pezzo, cercando di dare fastidio ad un sistema che sembra impenetrabile. Cercheremo di essere ancora una spina nel fianco, anche della Cgil”.

Pochissimi gli interventi dei presenti, nessuno dei quali fuori dalla linea impostata da Felloni, approvata anche qui all’unanimità. “Litigheremo gagliardamente – ha promesso, più disteso, ai colleghi –, anche se, dopo l’intesa interconfederale del 28 giugno, la Confederazione preme affinché ci si allinei. Noi cercheremo di spostare il suo asse un po’ più a sinistra”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com