Trans abusata in carcere. Baraldi: “Per Balboni solo buoni e cattivi”
Leggere le dichiarazioni del Senatore Balboni è sempre un buon esercizio di lettura del più classico stile propagandistico. Fosse un video, sarebbe in bianco e nero
Leggere le dichiarazioni del Senatore Balboni è sempre un buon esercizio di lettura del più classico stile propagandistico. Fosse un video, sarebbe in bianco e nero
È lo spettacolo che si presentava ieri pomeriggio, giovedì 3 luglio, tra via Santa Maria degli Angeli e piazzale Dante, all'indomani dei festeggiamenti per il conseguimento della maturità da parte degli studenti della succursale del liceo scientifico Antonio Roiti
Focus audio e video sulle intercettazioni ambientali all'interno del carcere di Ferrara ieri (3 luglio) mattina in aula durante il processo alla 56enne Carmen Salvatore, l'ex dottoressa del carcere di via Arginone finita alla sbarra con molteplici accuse
"È sconcertante - commenta la consigliera Anna Zonari - che Ferrara, storicamente città della bicicletta, si affidi ancora a un Biciplan del secolo scorso, senza nemmeno dichiarare l’intenzione di aggiornarlo o riprogrammarlo. Serve una visione aggiornata e concreta, che tenga conto delle mutate esigenze della città e dei cittadini"
Nuova seduta del Consiglio comunale di Ferrara quella in programma per lunedì 7 luglio alle 15, nella sala consiliare di piazza Municipio 2 e con diretta online
Date, infrastrutture, contratti. Non è sufficiente la relazione di Rinaldi alle opposizioni che hanno chiesto il consiglio straordinario sullo stato di avanzamento dell’ospedale di Cona per “chiudere finalmente questa triste vicenda”, come la battezza Enrico Brandani.
Quello del capogruppo di Fli è il primo colpo di un fuoco di sbarramento diretto, più che contro il direttore dall’azienda ospedaliero-universitaria (“l’unico che può definirsi incolpevole in questa vicenda”), contro la maggioranza.
“E i parcheggi? Gli ammalati e i loro parenti dovranno pagare?” si chiede Levato (Pdl), ricordando che appena un anno fa Riccardo Baldi, predecessore di Rinaldi, “voleva mantenerli gratis almeno per i primi”.
Più preoccupato per le infrastrutture stradale è De Anna (IaF), che ritiene assurdo basare la viabilità su strada solo su via Comacchio: “noi avevamo un progetto alternativo per decongestionare quell’arteria realizzando una complanare alla superstrada, ma è stato bocciato. Forse dovreste riprenderlo in considerazione”.
Sulla viabilità insiste anche Rendine (Fli) che, fa presente come appena il giorno prima la Ferrara-mare fosse “intasata di traffico, senza spazio per le ambulanze: cosa farete in casi simili?”. Mentre la prima domanda rimarrà senza risposta, la seconda, relativa al rischio idrogeometrico di infiltrazioni nelle fondamenta, viene esorcizzato da Adelina Ricciardelli (Pd), che ricorda come “l’anno scorso, in occasione di una precipitazione eccezionale, abbiamo visto allagato tutto il centro, con il solo Nuovo Sant’Anna all’asciutto”.
Le bordate della minoranza continuano con Giovanni Cavicchi, capogruppo della Lega Nord, che chiede alla parte opposta dell’emiciclo “se avete dei dubbi, delle domande: come è possibile che siate sempre perfettamente d’accordo con chi da 15 anni, prima come consigliere, poi come vicesindaco, poi come consigliere regionale e quindi come primo cittadino ha sempre sottoscritto tutto quello che riguardava Cona”.
Rincara la dose Tavolazzi (Ppf) che ritiene “inutile la riunione, chiesta per spiegare i temi solo accennati nel consiglio congiunto: oggi dovevate spiegarci il piano relativo al trasloco dell’ospedale e dirci quali prestazioni sanitarie resteranno in città, in quali giorni e con quali orari”.
A se stante l’intervento di Scalabrino Sasso (IdV), secondo il quale “l’apertura di Cona è un falso problema: la sanità è per sua stessa natura in perenne evoluzione e quindi diventa impossibile proporre una data”. Chiederlo allora, secondo il consigliere, farebbe parte di “un calcolo politico”, quando invece il problema sanità “andrebbe affrontato in termini globali”.
“Sconcertato” da tale intervento è Dragotto (Pdl), che chiede a sua volta una data certa di apertura. Al di pietrino risponde anche Cavallari (Iaf), che ricorda che “è vero che è la quarta volta che ci incontriamo per discutere di Cona, ma è la quarta volta che non abbiamo risposte”.
Mette un po’ di pepe alla discussione Portaluppi del Pd, che si chiede se “servono davvero ai cittadini tutti questi dettagli?”. Per il consigliere è “specioso” parlare di pericolo infiltrazioni o di viabilità e ricorda a chi dubita di trasparenza negli atti amministrativi che esistono i reati di calunnia e diffamazione. “L’unico modo per assicurare a tutti il massimo dell’accesso e il massimo di qualità nelle cure – prosegue il pieddino – è andare avanti nella direzione che abbiamo preso”. Portaluppi ammette che “magari qualcuno avrà un ospedale meno comodo, ma non è la maggioranza” e poi chiude con un riferimento sibillino ai lavori ultradecennali della chiesa di via Comacchio, chiedendo al presidente Colaiacovo se fosse disponibile un “posto da 200 mila euro l’anno per fare il passacarte”.
La frase di Portaluppi (che dopo chiarirà che il riferimento era politico e non personale) se l’è sentita stampata addosso Tavolazzi (che vi aveva intravisto una allusione alla sua passata posizione di city manager), che ha chiesto a Colaiacovo diritto di replica per fatto personale, dichiarando di sentirsi chiamato in causa in modo denigratorio. Il presidente ha chiesto quindi di spiegare in cosa consisteva l’accusa personale, ma il loro botta e risposta si è trasformato in un dialogo tra sordi.
È intervenuto anche Merli, capogruppo Pd, per dire che “in sette anni che sono consigliere ho sentito fare affermazioni di questo tipo continuamente”.
L’ultima replica è spettata a Rinaldi, che ha cercato di abbassare i toni richiamando a quello che sarà “davvero un bell’ospedale. Bisognerà che gli vogliamo bene tutti, va coccolato. Perché è il posto dove lavorano 2600 persone, 40mila vengono ricoverate e tante subiscono interventi in day hospital e tante ancora andranno lì da fuori Ferrara perché Cona è un ospedale fatto come si deve”.
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